sabato 9 novembre 2013

FERMATE IL MONDO… VOGLIO SALIRE!



FERMATE IL MONDO… VOGLIO SALIRE!



“… talvolta, negli uomini e nelle donne, c’è qualcosa che salta subito agli occhi, che appaga il nostro senso estetico e spirituale. Qualcosa che, al di là della bellezza esteriore, è come una luce che viene da dentro e illumina tutto. È quella serenità, quell’equilibrio, quel senso di appagamento che riesce a coniugare impegni ed aspirazioni, pubblico e privato, in cui ognuno sente di poter regalare qualcosa di se stesso perché ha imparato finalmente a volersi bene.” (Roger Peyrefitte)

Volersi bene... Sì, volersi bene: non il "volemose bene" da una botta e via, ma qualcosa di più sostanzioso. Non il volemose bene di certa politica "mordi e fuggi" e di certo nostro tran tran quotidiano, tra una pacca sulla spalla e una pugnalata alla stessa (meglio allora la pacca sul sedere). un volersi bene di petto, pancia, cuore, midolla...
Sì, prima di voler bene al prossimo dobbiamo voler bene a qualcuno ancora più prossimo (noi): dobbiamo imparare a volerci bene. 

Benem proseguiamo il viaggio all’interno di questo blog in continuo divenire, un blog rock’n’roll:
“Viaggiare, è proprio utile, fa lavorare l’immaginazione (…) Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario. E poi in ogni caso tutti possono fare altrettanto. Basta chiudere gli occhi. È dall’altra parte della vita.”
Sì, il nostro è un viaggio al termine della notte (prendo spunto da Céline, lo scrittore maledetto – ma neanche Peyrefitte scherzava…). Se non altro, stai avendo una benedizione dietro l’altra: hai visto la luce… 
Dai, scherzo, celio… (ma con Céline c’è poco da scherzare!) Dicevo, il viaggio è utile, fa lavorare l’immaginazione… (ma anche la luce che viene da dentro e illumina tutto fa parte del viaggio: un itinerario interiore alla scoperta di sé, utile per portare allo scoperto la tua vera essenza…).

Sì, quel che importa è, non solo il traguardo – il Peak State – ora non più un miraggio, ma anche lo stesso viaggio. Perché? Ci sarebbero diverse risposte, ma quella più pertinente è, appunto: fa lavorare l’immaginazione. Da quando mi segui, infatti, stai pensando, non solo con il cervello razionale (l’emisfero sinistro), ma con il cervello immaginifico (quello destro).
E non solo fumus… ma fatti: l’elaborazione dei dati, le tue scelte, le tue decisioni sono diventate di giorno in giorno: rapide, sintetiche, percettive, intuitive, focalizzate verso il traguardo.
Inoltre, avendo riattivato l’emisfero cerebrale destro (era attivo quand’eri un bimbetto tuttifrutti, poi si è pressoché spento, se non altro opacizzato), sei diventato senz’altro più creativo. 

Quindi, sei già a un ottimo punto – in piena performance – dal momento che, non solo hai appreso diverse nozioni e tecniche per te, non dico sconosciute, quanto meno latitanti, ma sei entrato in un’atmosfera molto più ‘ossigenata’.

Dai, insisti... biondo (sai… l’acqua ossigenata – scherzo, i giochi di parole mi prendono e io non so dire di no!). 
Sì, insisti: light your fire! (qualora, per qualche motivo, dopo uno start brillante non ti senti più smart…): più ti applicherai (leggendo, rileggendo e di lì diramandoti su altri libri o navigando sul web – ci sono molti utili approdi), più i tuoi progressi saranno rapidi e successful…  
Sempre che tu ci metta impegno, determinazione e applichi con costanza le strategie che ti ho insegnato, valide come primo approccio al cammino verso lo “stato desiderato” e per il conseguimento dei tuoi obiettivi.

Devi metterci focus (attenzione, concentrazione, intenzione) e momentum (l’impulso per il passaggio dalla fase di ideazione a quella di attuazione, un impulso da tenere sempre costante, sempre in fase on, mai off, semmai, in qualche momento, in fase stand-by, o se vuoi di epoché).  
Soprattutto, devi metterci passione e desiderio.  
Devi essere hot like fire! (vai su YouTube e approda al pezzo di Aaliyah: ti darà la carica…) 

Cosa sta accadendo? 
Stai acquisendo il metodo grazie a cui, tra l’altro, per citare di nuovo Peyrefitte, stai trovando quella serenità, quell’equilibrio, quel senso di appagamento che riesce a coniugare impegni ed aspirazioni, pubblico e privato, in cui ognuno sente di poter regalare qualcosa di se stesso perché ha imparato finalmente a volersi bene.

Bene, alla fine di questo breve viaggio hai ormai aperto (per il momento virtualmente: d’ora in poi… dalle parole ai fatti) tutto il ventaglio delle possibilità: come hai visto non c’è solo destra e sinistra (parlo del ‘cervello’), c’è anche ‘sopra’ e ‘sotto’ (spirito e materia – mente conscia e mente inconscia, per non parlare del superconscio e della Supermind…). 
Finora avevi utilizzato a tuo favore quasi esclusivamente la mente conscia: ossia ben poco, se consideri che essa è responsabile di forse neppure il 5% dei tuoi comportamenti. 
Non ci credi? Lo so, sembra assurdo, ma in noi, esseri ‘razionali’, oltre il 95% del comportamento è condizionato dalla mente inconscia (sarà un caso, ma mediamente anche il 95% delle tue promesse non sono state mantenute – non ti preoccupare… Ora ti sta capitando il contrario: magia della PNL con spirito!). Perciò, puoi continuare a desiderare, consciamente, di cambiare… ne senti l’impulso, lo “slancio vitale”, ma la mente inconscia ti tiene al palo, alla catena: non quello che vogliofaccio, ma quello che odio, quello faccio… (san Paolo)


Sì, stai provando sempre più il desiderio di emergere, di liberarti di ogni incrostazione e correre nudo verso la meta… ma a livello inconscio rimarrai sempre ‘vestito’ (di pezze) e legato alla tua meta terra terra se non cambi il tuo programma inconscio (forse non te ne sei accorto, ma la sottile “ipnosi eriksoniana” ‘emanata’ da queste pagine ti sta pervadendo…) riuscirai ad agire in modo differente.
Ripeto, devi commutare il tuo programma inconscio (come ho letto da qualche parte, ben oltre l’80% dei vincitori di lotterie sperpera tutto il denaro: è condizionato a livello inconscio ad essere squattrinato...). La tua metànoia (trasformazione e rigenerazione) ti porterà alla meta – e da uomo a metà che eri, diventerai uomo intero…
In ogni caso, se la spinta a fare qualcosa nasce nel tuo inconscio (man mano che metabolizzi i concetti, tutto quel che desideri pianta il suo seme nel tuo inconscio), per realizzare il tuo obiettivo l’impulso (l’iniziativa) dev’essere conscio.
“Ciò che è consueto intesse intorno a noi una ragnatela sempre più solida, e presto ci accorgiamo che i fili sono diventati funi (…) Per questo lo spirito libero odia tutte le abitudini e le regole, tutto ciò che è duraturo e definitivo… (Nietzsche).
Slegati la testa… corri nudo verso la meta!

Impara a visualizzare: renderai ogni tuo desiderio ‘presente’, legato all’oggi. In questo modo, avvicinerai il futuro e ripescherai dal passato.
Creati un’immagine chiara di ciò che desideri e ‘colorala’ di emozioni. Comunque, non rinviare, poni tutto nel presente.
Rilassati, comincia a ‘galleggiare’, lasciati andare… Pensa intensamente a ciò che desideri…
Creati un’immagine mentale di ciò che desideri, visualizzala intensamente: colorata, suggestiva, carica di emozioni…
Pensala, sentila, al tempo presente, oggi, così come tu la desideri (il ‘volere’ indica ‘carenza’, il ‘desiderio’ attira…).
Immaginala come se (già esistesse, fosse tua…), sentiti nella precisa situazione in cui desideri essere.
Focalizza l’obiettivo, lanciagli energia positiva, fa’ affermazioni positive (sì, è mio… ho raggiunto il traguardo!), abbi fede!
Come ormai ben sai, l’inconscio possiede un potere (quasi) illimitato. Sfruttalo con l’aiuto della visualizzazione… Per fare cosa? Per esempio, per modificare mentalmente il contenuto dei ricordi negativi, che tu ricostruirai in modo da farli diventare positivi. Come? 
1. Sostituisci la tua sensazione di fastidio (ansia, panico, vergogna) o le immagini negative con una sensazione positiva attinta al pozzo (di san Patrizio? O il vaso di Pandora?) dei tuoi ricordi (va bene anche una situazione piacevole o energizzante solo immaginata, che visualizzerai con tutte le submodalità accese – oppure, se la persona ti faceva sentire a disagio, perché troppo importante, supponente o, semplicemente, fastidiosa, immaginala con i riccioloni biondi, le guance paffute e rubizze…).  
2. Modifica (azzerandole, addolcendole, rivoltandole come un guanto) le parole che nel ricordo ti possono aver ferito o ossessionato (sei un buono a nulla… come maschio sei uno zero assoluto… sei una grande… Trasformale rispettivamente in: sei buono, pronto a tutto… sei un maschio ‘alfa’… sei grande grande grande…).
Quindi, grande è la forza della suggestione. Questa agisce sull’inconscio, che, a differenza della parte conscia (consapevole), non è in grado di discernere, ossia di fare differenze, in quanto, per l’appunto, ‘inconsapevole.
Ma non sempre questo è uno svantaggio: chi sa ‘manipolare’ l’inconscio mediante la suggestione (un’ipnosi ‘sottile’) riesce a ottenere ciò che desidera... 

Un esempio di suggestione negativa: cominci a parlare di lavoro e ti viene il mal di testa. Perché? Perché associ il lavoro alla stanchezza e al mal di testa (e lo ‘affermi’ spesso e  il lavoro mi sta rovinando la salute!). Hai gettato questo seme nel terreno (fertile) del tuo subconscio e questo ha germogliato. Non subito però. È rimasto al buio fin quando la luce della parola ‘lavoro’ ha illuminato il subconscio e ha fatto 'germogliare’ la tua emicrania…
Magia? Sì, magia della parola… Però, più che volere quella cosa, devi agire sull’immaginazione e sulla forza del desiderio. La volontà nulla può sull’inconscio, ma il desiderio è incantatore… (charmant: dal latino carmen – canto ipnotico, affascinante, la Carmen di Bizet…). 
Non agire con la ‘forza’ ma con l’’inganno’ (trick), oppure con la suggestione…
Che fastidio, che voglia di grattarti… Più pensi al prurito più aumenta: invece, guardalo, avvicinati con lo sguardo al ‘prurito’ (rendilo quasi ‘materiale’…), osservalo, prendilo in mano, guardalo di nuovo, poi con colpo di medio sul pollice fallo volare via. Il prurito non c’è più…

Continua… (tratto dal mio Prendi la PNL con Spirito! Tecniche e strategie della Programmazione NeuroLinguistica – Armando Editore)


Nessun commento: