Long Way 2 Go
Tu non sei
esattamente il tipo di persona che ci si aspetterebbe di vedere in un posto
come questo a quest’ora del mattino.”
Spesso siamo spaesati, fuori luogo – in senso concreto o figurato. Per superare
i “luoghi comuni” e l’”assenza di luogo” (atopia),
e sperare, non solo nell’utopia, ma nell’eutopia
(il “bel luogo”), è necessario fare il “salto’: cambiare “visione del mondo”
(la tua Weltanschauung), uscendo dalla
turris eburnea (la tua comfort zone ) e vivendo in modo
originale lo “spirito del tempo” (lo Zeit-geist)
e ricreando l’“atmosfera” (la tua stimmung).
Tutto questo, che si sia fermi (la via
secca) o in cammino (la via umida).
Ma ciascuno con il suo viaggio… Purché creativo.
(che il viaggio sia breve – short
time – o long way to go).
“Viaggiare, è proprio utile, fa
lavorare l’immaginazione […] Il viaggio che ci è dato è interamente
immaginario. E poi in ogni caso tutti possono fare altrettanto. Basta chiudere
gli occhi. È dall’altra parte della vita.” (L.F. Céline).
Ma come partire per una recherche o
un voyage che sia creativo? Estraggo
un tralcio da uno dei miei libri.
L’emisfero
cerebrale destro è il
‘motore’ della nostra creatività: ci permette di pensare per metafore e
simboli, di fantasticare, di ‘sognare’ (e dalle fantasie e dai sogni possiamo
attingere molto: anche delle grandi scoperte scientifiche sono avvenute in
questo modo…). Ti consente, soprattutto, di creare delle nuove ‘sintesi’ (anche
per organizzare meglio il tuo lavoro e per far funzionare meglio un team
operativo) ed – eureka – di “buttare
lì” (un po’ a casaccio, o a pioggia, come nel brainstorming) delle nuove idee vincenti!
Il secondo ‘serbatoio’, l’inconscio – collegato con il primo – è la sede delle nostre pulsioni e degli
istinti: esso, a nostra insaputa, influenza i nostri sentimenti, comportamenti
e azioni. E soprattutto, ha una sua specifica ‘abilità’: riesce a ‘resettarci’
dal punto di vista emozionale e psico-fisico (anche contro la nostra volontà).
Fermiamoci un attimo e torniamo ai due
principi base, senza i quali non possiamo mettere a fuoco e poi realizzare
(traguardo, goal) tutto il resto:
·
attenzione
·
intenzione
Una premessa: come certo sai – e chi non
conosce Einstein? – massa ed energia sono collegati tra di loro; e sai anche
che la massa, quindi anche il tuo corpo, non è altro che energia ‘rallentata’,
a bassa vibrazione. Tu sei un’’onda’
nell’oceano dell’universo, un ‘vortice’ nel campo quantistico dell’intero
cosmo… Dunque, c’è l’energia e c’è l’informazione: quest’ultima è, diciamo,
il contenuto ‘numerico’ dell’energia (anche Pitagora lo pensava), ossia ciò che
differenzia e individualizza (identifica)
ciascuna entità dell’universo. E come forse non sai, sono possibili cambiamenti
di energia e d’informazione: come diceva Eraclito, tutto scorre, tutto cambia… E specialmente se si è connessi con il mondo
spirituale, si può favorire il cambiamento. E tu vuoi cambiare!
Ora, ascolta con attenzione: in tutto l’universo c’è sovrabbondanza di energia,
che non aspetta altro che di essere attinta… (al di là di ciò che naturalmente
avviene grazie all’irradiazione solare e a ogni altra fonte energetica.). Tutto
ciò ha ovviamente un riscontro su di noi: la nostra “energia vitale” dipende
essenzialmente dal nostro quantum energetico. Tutto è energia… anche tu sei fatto di energia.
Ma anche il tuo pensiero è fatto di energia… E l’energia pervade ogni cosa:
quindi, quello che tu pensi, come tu pensi, può influenzare le cose, può
incidere sugli avvenimenti. L’attenzione
è una sorta di dinamo, di “attivatore di energia”. Ora, solo chi ha un buon
‘quantum’ di energia può godere di ottima salute, non solo fisica ma anche
spirituale! Per dirla con Nietzsche: …può
avere in sé la virtù che dona (ossia stare in cima alla “piramide di
Maslow”). Bene, tutto quello che stai leggendo è una sorta di ‘dispenser’ di
energia, se lo metti in atto attraverso l’interesse, la riflessione sui contenuti, la ricerca sul significato delle
parole chiave e l’ulteriore sviluppo da parte tua delle tematiche affrontate
(anche con l’ausilio di internet). E specialmente, con l’applicazione: ossia,
mediante la messa in atto degli esercizi proposti e di altri che da essi potrai
ricavare e rielaborare, grazie alla tua inventiva e alla ‘fantasia’ ora sempre
più al galoppo.
C’è però un freno… Ciò che ti trattiene
dall’essere presente, quindi dall’essere ‘vivo’, altro non è che l’aspettativa
del domani, la speranza nel futuro (ottima se speranza fiduciosa, pessima se
vaga speranza), ossia l’attesa di un qualcosa che deve accadere e che forse non
accadrà mai… (e parlo non solo di attese positive, ma di paure, ansie,
angosce…). Se almeno quest’aspettativa fosse “fede ardente” (praticamente, certezza
‘virtuale’), ‘visione’ del traguardo, dello “stato desiderato”… allora tutto
andrebbe bene. E invece, si tratta spesso solo di vaghe e cieche ‘scorribande’
in un futuro ipotetico, in una “selva oscura”, e senza nessuna ‘torcia‘ che
illumini il sentiero…
Ho parlato di “selva oscura”: la
‘torcia’ che fa luce sul tuo cammino è l’attenzione
cosciente, ossia il tuo essere completamente presente in ogni singolo
momento. Devi essere attentamente cosciente, devi essere totalmente assorto –
‘impregnato’ – nel momento presente, nel qui
e ora. Solo così potrai avvicinare il tuo futuro, anticipare lo “stato
desiderato”. Per vivere il “qui e ora” (l’hic et nunc), devi farti ‘investire’ (ma
senza farti ‘coinvolgere’) da ciò che accade al momento, qualunque cosa essa
sia – e dovunque ti trovi: seduto, a passeggio, in macchina. Devi farti
‘investire’, ho detto, ma senza farti ‘schiacciare’, ossia senza badare alle
sensazioni che provi (piacere, fastidio, noia): devi, in definitiva, conservare
una consapevolezza senza giudizio.
Devi solo prendere atto di quel che accade in te e attorno a te.
Quindi, ripeto, due sono, in
particolare, gli agenti favorevoli per ‘energizzarti’: l’attenzione e l’intenzione. Con
l’attenzione infondi ulteriore
energia a quella già esistente in te e attorno a te. Con l’intenzione ‘indirizzi’ (‘orienti’) l’energia e favorisci il
cambiamento – in te, intorno a te e, soprattutto, in tutto ciò che ti viene
incontro, o addirittura ti piomba addosso. ‘Coltivando’ e attivando
l’attenzione e l’intenzione, ogni cosa intorno a te, ma anche ‘lontano’ da te, cambierà direzione e ‘contenuto energetico’:
le realtà ‘positive’ si
avvicineranno… le realtà ‘negative’ si
allontaneranno! Nel Libro di Giobbe (citato spesso da Jung) c’è scritto: “Non appena temo un male, esso mi colpisce e
quello che mi spaventa mi piomba addosso.” È la naturale, cosmica, legge d’attrazione (quella divulgata da
The Secret, ma nota a tutti gli
‘spiritualisti’ d’ogni tempo): con i
tuoi pensieri e la tua buona o cattiva intenzione attirerai positività e
negatività. Come dice Deepak Chopra nel suo Le sette leggi spirituali del successo: “Tutto quello su cui
concentrate l’attenzione prospererà; al contrario, tutto quello da cui la
distogliete perde vigore, si disintegra e scompare. L’intenzione, d’altro
canto, innesca la trasformazione dell’energia e dell’informazione…”
Trasformazione, informazione,
conoscenza… Il sapere è una farfalla
notturna. E se
cammini di notte, occorrono attenzione e intuizione… Per fare questo, ossia
‘intuire’ la ‘gerarchia’ spirito-anima-corpo
(dal ‘superiore’ – ma solo per ‘potenza’ – all’inferiore), occorre attivare
l'attenzione e metterci l’intenzione. Ciò permette di captare
l’energia e carpire l’informazione e di ‘situarsi’ di volta
in volta in uno di quei ‘nodi’ (o
‘snodi’) della trama energetica del
cosmo in cui è possibile vivere al meglio il ‘momento’ (anche momentum, nel senso di ‘quantum’ energetico),
approfittando così delle ‘contingenze’ che il kairòs – l’attimo propizio – offre al ‘fortunato’ (ma la
fortuna aiuta gli audaci…).
Al di là dell’apparente cripticità,
quanto detto sottende (che è più di ‘sottintende’) alcuni concetti essenziali,
propedeutici a ogni cammino di psico-attivazione atto al
miglioramento delle prestazioni in ogni campo esistenziale (sarebbe meglio
chiamarla ilio-psico-pneumo-attivazione – lì dove il primo aggettivo si
riferisce al corpo, il terzo allo spirito – ma forse pretendo troppo…).
Semplifichiamo,
sciogliamo i nodi. Entriamo in questa cosiddetta “trama energetica” (spero che
per te non sia un trauma…). Energia e informazione sono essenziali per la ‘vita’ dell’universo (e
quindi, dell’uomo): come ormai è arcinoto, tutto è alla fin fine energia (la materia è
energia‘frenata’). E in tutto l’universo c’è sovrabbondanza di energia, che non
aspetta altro che di essere attinta… Se si è attenti, se si ha l’intenzione,
si attirereranno ‘cascate’ di
energia… Coltivare l’attenzione significa ‘allontanare’ la vaga, stancante
e fuorviante aspettativa del domani, ossia l’attesa di un qualcosa che deve
accadere e che forse non accadrà mai (e parlo non solo di attese positive, ma
di paure, ansie, angosce…).
Quello
che accade nella tua mente accade nella tua vita. Quello che hai nella tua mente tu lo attrai
verso di te. Quello che tu desideri… tu avrai!