TAKE A WALK ON THE WILD SIDE
“La forza del
pensare ordinario è strettamente legata alla forza che conduce l’uomo alla
morte. La persona immersa nel turbine della vita, trascinato dalle forze vitali
e incoscienti, difficilmente riesce a pensare.
L’attività
del pensiero pone un freno alle forze vitali, in un certo senso “uccide” la
nostra vitalità: per questo l’uomo carico di anni pensa meglio del fanciullo
che ha tutta la vita davanti a sé. Nel pensiero ordinario agisce un elemento di
morte. (…)
Il
pensiero sorge da un moto di “anti-pathia”, ovvero di distacco. Se non ci
distaccassimo dall’oggetto delle nostre considerazioni, non potremmo pensare
secondo giustizia.
La
volontà è invece animata da una corrente di “sim-pathia”, ovvero di attrazione. La persona amata ci attrae
nel gesto dell’abbraccio. Anche la persona odiata attrae gli schiaffi dalle
nostre mani…
Nel
sentimento impulsi di simpatia e di antipatia si mescolano, generando
l’equazione personale, l’insieme dei gusti e delle inclinazioni "
(Rudolf Steiner)
(Rudolf Steiner)
Simpatia,
antipatia... Prima i santi, poi i
morti (o forse il contrario). Lou Reed era l'uno e l'altro (simpatico e antipatico, santo forse no). Dead man walking.
Passati questi giorni di festa (o lutto), the show must go on. E l’Italia,
simpatica all’esterno e antipatica all’interno (o viceversa) in materia di
spettacoli, nani e ballerine non ha rivali.
Sì, l’Italia terra di santi, poeti e naviganti…
navigati o affondati, non importa, purché sempre sull’onda dei media. Che poi i
media siano mini o maxi, anche questo non importa. D’altronde, siamo sempre più
abituati a importare i mini (parlo soprattutto di idee e fenomeni sociali – ma non
sempre è così: potessimo importare le cose migliori dagli americani, non solo
le americanate, yankee) e ad
esportare i maxi (i nostri cervelli, soprattutto giovani, young).
Young
& yankee, Yin & Yang. Vivi o muori.
”In una città di due milioni e mezzo di scheletri, la presenza di qualche migliaia
di viventi passa inosservata.” Frenesia flaccida d’inconsapevole mestizia.
Ebbrezza da vino di buon mosto. Già acqua, trasformatasi in vin rouge ai primi
sentori di una presenza vicina (Quo vadis? Maranathà!). Roma
rosso-trevi, rubiconda di vernice e di mestruazioni. Urbe gioconda, ancora
faconda di emozioni (e di nuovi figli). Complice. Sfuggente (tocco fuggitivo
alla Cecchini e rintocchi stonati di aromatici Toscani). Eppure, dietro a
quelle poche migliaia di persone vive ce n’erano miriadi in attesa.
Morte, dormienti, appisolate, in fase di risveglio… E l’aspettativa non sarebbe
andata delusa. Nessun trattamento di fine rapporto. (da Gocce di pioggia a
Jericoacoara)
Lookin' for soul food and a place to eat (Cercando cibo per l'anima e un posto dove
mangiare)
Hey honey, take
a walk on the wild side (Hey bimbo/bimba …fatti
un giro nella zona selvaggia)
P. S. Quando sento "Bimbo" penso all'imitazione di Nicky Vendola. Checco Checco... Che Zalone l'abbia in gloria.
P. S. Quando sento "Bimbo" penso all'imitazione di Nicky Vendola. Checco Checco... Che Zalone l'abbia in gloria.
Gloria a Dio, l’Italia sempre bambina attende buone nuove.
Da
chi? Da Grillo? È o non è un grullo? Ai posteri l’ardua
sentenza (alle idi di marzo, o comunque quando si voterà). Comunque, grillo o
non grillo, l’importante è scrollarci la polvere di dosso!
Tutta la vita delle società in cui regnano le
moderne condizioni di produzione si presenta come un’immensa accumulazione di
spettacoli. Tutto ciò che era direttamente vissuto si è
allontanato in una rappresentazione (…)
Lo spettacolo si presenta contemporaneamente come
la società stessa, come una parte della società, e come strumento
d’unificazione … Per il fatto stesso che questo settore è separato,
esso è il luogo dello sguardo ingannato e della falsa coscienza; e
l’unificazione che realizza non è altro che il linguaggio ufficiale della
separazione generalizzata (…)
Lo spettacolo non può essere compreso come … il
prodotto delle tecniche di diffusione di massa delle immagini. È piuttosto una Weltanschauung
divenuta concreta e operante, materialmente tradotta. È una visione del mondo
che si è oggettivata.
(Guy Debord)
Dai pensieri sparsi di queste idi di novembre a
qualcosa di più concreto, anche se appartiene sempre al mondo dei media: è
appena uscito il mio “PNL Olistica” per i tipi Di Giacomo BRUNO ed.
Di seguito un po’ di “topoi”, di pensieri sparsi. Sparsi ma non persi, perché possono raggrumarsi e concretizzarsi – anche se è un po’ come un gatto
che insegue il topo.
In ogni caso, che vinca il micio o il micky mouse, l’importante è cominciare a correre…
In ogni caso, che vinca il micio o il micky mouse, l’importante è cominciare a correre…
Tieni sempre a mente questo concetto fondamentale
della Legge di Attrazione: I pensieri influenzano direttamente il
mondo.
Devono
però essere pensieri focalizzati. Infatti,
come non puoi utilizzare il Photoshop e ritoccare un’immagine se una foto è a
bassa risoluzione, sfuocata o mossa, così è inutile lavorare sulle submodalità
se non ti senti all’interno
dell’immagine e la vivi come se fosse vera.
ESERCIZIO n. 15: la rete di
Indra
Ritorniamo alla rete di Indra. A dire il vero,
essendo l’universo pressoché infinito (parlo dell’universo fisico e del mondo
dello Spirito), la trama cosmica sarebbe costituita da un insieme di reti
disposte in ogni direzione dello spazio e del tempo: per semplicità immagina
invece un’unica immensa rete.
Entra in stato alfa, cioè rilassati e astraiti.
Poi visualizza sul tuo schermo mentale questa
domanda:
vuoi
conquistare il tuo obiettivo grazie alle risorse che ti offrono il mondo
spirituale e l’universo quantistico?
Shift…
Visualizza l’universo come
un’immensa rete inclinata che parte da te e si perde nell’infinito.
Immagina che lì ci sia l’archivio di tutto quanto è
avvenuto e avverrà. In fondo alla rete c’è un laboratorio dove sono contenuti
gli stampi di ogni evento possibile, anche mai realizzato.
Lì c’è la matrice di ogni desiderio: tu scatti la
foto mentale e nel laboratorio cosmico questa viene sviluppata, ad alta
risoluzione e dai colori vividi
La
foto, non appena ti viene consegnata, si materializza e diventa realtà.
Immagina ora di scivolare su un cavo della rete di
Indra, come se fosse una montagna russa…
Raggiungi il laboratorio cosmico, consegni il
rullino… Osserva le fasi dello sviluppo della foto, chiedi le correzioni che
vuoi, il Photoshop…
Ti viene consegnata la foto: tu ridiscendi a tutta
velocità come su di un toboga: hai la foto in mano. Immagina che, man mano ti
avvicini alla realtà fisica, la foto si materializzi…
Impregnati di questa sensazione di gioia, di
sorpresa, dell’ebbrezza del traguardo
raggiunto…
Ricordati: sei
energia.
Tu
attiri tutto quello con cui entri in risonanza, assonanza e consonanza.
Sei una calamita: attiri nella tua esperienza e
nella tua vita tutto ciò su cui focalizzi i tuoi pensieri.
I
pensieri sono energia, la più potente forma di energia…
I
pensieri sono cose: puoi farne ciò che vuoi,
ma puoi anche disfartene.
I
pensieri sono pietre: colpiscono se metti a
fuoco l’obiettivo.
I
pensieri sono boomerang: se non colpiscono l’obiettivo tornano
indietro e colpiscono te…
Non pensare a ciò che non vuoi: in questo modo lo attrai! Infatti, la
mente glissa sul «non» e attira il resto.
Pensa
solo a ciò che vuoi.
Mettici focus
e desiderio. Collega i tuoi
pensieri a forti emozioni vissute, o solo immaginate.
Sfrutta l’energia dell’entusiasmo iniziale con cui
ti proietti nel tuo futuro desiderato. Agisci come se avessi già raggiunto il traguardo o fossi divenuto già ora la persona che desideri essere.
Pensa positivo, agisci con
desiderio, mira (al)le stelle…
Nell’universo, ci sono
energia, coscienza e informazione: i tre sono collegati. Pensa all’universo
come a un dispenser di energia sempre carico, un «centro di coscienza» o un web cosmico da cui puoi attingere ogni informazione. Immaginalo come
un laboratorio disponibile a «stampare» ogni tuo desiderio, anche quello ritenuto impossibile.
Tutto questo lo stai
scoprendo ora, forse per la prima
volta. Che poi sia vero o no poco importa, almeno ai fini di questo corso di
crescita personale: l’importante è che, come afferma la PNL, funzioni. E funziona!
Potremmo parlare, per
citare un famoso corso d’impronta new-age, di un «corso in miracoli». Più semplicemente, puoi dire che con questo corso di risveglio hai
sottomano tutti gli strumenti per aprire al massimo il ventaglio delle
possibilità.
Ricorda sempre: noi
siamo i co-creatori della nostra vita.
E visto che parliamo di vita e che ci stiamo
occupando, fin dall’inizio del corso, di scienza e coscienza, soffermiamoci
sulla natura duale (onda-corpuscolo) delle particelle elementari, quelle poste
a fondamento della natura, cioè i «quanti».
Ho parlato di natura duale della singola particella
e di natura gemellare di due particelle che hanno avuto un forte contatto
iniziale (entanglement). Collegato a
questo è il concetto di non-località, cioè il comportamento analogo di due
particelle correlate (entangled),
qualunque sia la loro distanza spazio-temporale.
Pertanto, se tu e un oggetto siete entangled, indipendentemente dalla
vostra reciproca posizione nello spazio e nel tempo, vi comporterete in moto
analogo.
Tu
vuoi l’oggetto e lui vuole te… Vale
per le persone, le cose, le idee, i desideri ecc. È questo il principio che
permette il funzionamento della Legge di Attrazione e, quindi, il
raggiungimento di qualsiasi obiettivo (o
quasi, mantieni sempre i piedi per terra…).
A ciò aggiungiamo il principio di «sovrapposizione degli stati»: ogni particella non è definita in
un solo stato, lo diventa quando interviene l’osservatore. È quest’ultimo a
decidere, in un certo senso, lo stato in cui la particella si deve porre. Ma
per fare questo deve esserne cosciente: deve avere uno «sguardo consapevole».
Passiamo ora dalla particella microscopica (quanto) al campo macroscopico, tenuto
conto che in ogni cosa e in ogni situazione è presente l’energia.
Quello che vale per i quanti di energia può valere anche per i corpi e per tutto ciò che
contiene energia (praticamente tutto).
Il problema è che, più si ampliano le dimensioni
spaziali, o più si va verso l’astratto (come i pensieri), più ci sono
interferenze.
Il trick (stratagemma)
consiste nel concentrarsi sull’obiettivo come
se fosse composto da tanti quanti infinitesimali. Occorre poi focalizzarsi
sulla loro energia e attenuare le interferenze con le tecniche di gestione
delle emozioni e mindfulness.
Bene, solo qualche suggerimento. Provate ad
applicare queste suggestions e, che
siate suggestionati o solo consapevoli delle vostre enormi possibilità, cercate
di risorgere. E ricordate: lasciate che i morti seppelliscano i loro morti...
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