Ma Obama avrà usato l'ipnosi per raggiungere il top? E visto che il tempo è maturo (ma i frutti dell'anno sono ancora acerbi, se non inaciditi - e poi l'albero di Natale non è più tanto verde, e i panettoni sono pure un po' sgonfi...), mi vien da pensare: non sarà che anche Gesù ha utilizzato la PNL?
Mi fermo qui, non vorrei essere irriverente. E io, che come Jung, so ("se credo che Dio esiste? Io non credo, so!"), sono certo che in Gesù ci sia stata ben più che PNL o terapie strategiche brevi: la Sua 'terapia' era, sì, breve (e gli effetti duravano a lungo - molto a lungo, in eterno...), e infarcita di paradossi (più che zen: diciamo, uno zen allo zenit...), ma la Sua strategia era ancor più persuasiva e pervasiva (senza essere 'invasiva') di ogni psicoterapia umana, per quanto efficace possa essere: nella 'Gesuterapia' (Gestalt?) non c'è solo il cambiamento della persona, ma il suo approfondimento (da ogni pietra Gesù può ricavare il diamante, pur restando Pietro Pietro, Paolo Paolo, Maria Maria: da ogni singolarità Egli trae una 'singolarità 'più 'efficace').
Poi, quanto ad Obama e alla sua 'strategia comunicativa' e 'seduttiva' presuntivamente fondata sull'ipnosi eriksoniana (una delle 'chiavi' della PNL), mi meraviglierei se non fosse stato così: chi, tra i leader e comunicatori d'ogni tipo, non utilizza, magari non scientemente, una 'strategia' prossemica o un qualche mezzo di 'se-duzione'? Se poi da questa nasca sedizione o dedizione, o se ne tragga benedizione o si vada in definitiva perdizione, tutto sta nell'emittente, nel ricevente, nel 'canale' e nel messaggio.
A proposito di quest'ultimo, Buon Natale (e per farvi passare un po' di tempo tra un cenone e l'altro, vi allego l'e-book su Obama della BRUNO Editore: forse vi darà la dritta per farvi vincere almeno a tombola...).
Poi, quanto ad Obama e alla sua 'strategia comunicativa' e 'seduttiva' presuntivamente fondata sull'ipnosi eriksoniana (una delle 'chiavi' della PNL), mi meraviglierei se non fosse stato così: chi, tra i leader e comunicatori d'ogni tipo, non utilizza, magari non scientemente, una 'strategia' prossemica o un qualche mezzo di 'se-duzione'? Se poi da questa nasca sedizione o dedizione, o se ne tragga benedizione o si vada in definitiva perdizione, tutto sta nell'emittente, nel ricevente, nel 'canale' e nel messaggio.
A proposito di quest'ultimo, Buon Natale (e per farvi passare un po' di tempo tra un cenone e l'altro, vi allego l'e-book su Obama della BRUNO Editore: forse vi darà la dritta per farvi vincere almeno a tombola...).
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