mercoledì 8 luglio 2015

HELLAS CHAOS




HELLAS CHAOS

 HALLO GRECIA (HALL o HELL?)


L’effetto Grexit (o Gre-in, in ogni caso tra il green e il blues) è sotto gli occhi di tutti. In questo caos (colmo o calmo?) c’è chi sopravvaluta situazioni e personaggi, chi invece li sottovaluta.
Niente di nuovo sotto le stelle: c’è chi ha bisogno di ‘carezze’ (fondamentali secondo Eric Berne e l’Analisi Transazionale), chi solo di mazzate (e mazzette)…
Bene, c’è Tsipras, ci sono la Merkel, Obama, Putin (che nicchia), Varoufakis, un tempo c’era Dukakis…
Ci sono doni, ci sono danni. E c’è l’effetto Dunning-Kruger.


EFFETTO DUNNING-KRUGER: NON RICONOSCERE I PROPRI LIMITI

Chi è più incompetente non riesce a riconoscere i propri limiti e si attribuisce performance migliori. Questo apparente controsenso è il risultato di un processo cognitivo noto come Effetto Dunning - Kruger.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e le sue conseguenze.


L'effetto Dunning-Kruger prende il nome dai suoi "scopritori", David Dunning e Justin Kruger, psicologi della Cornell University.
Grazie ad una serie di esperimenti arrivarono a sostenere che le persone incompetenti non solo non ammettono i propri limiti, ma arrivano a sentirsi superiori valutando erroneamente le proprie prestazioni.
La ricerca è recente, ma è frutto di un collegamento tra più costrutti "classici".

I presupposti
Una ricerca non nasce dal nulla e questa non fa eccezione. Diverse linee di ricerca precedenti gli studi in questione avevano già messo in evidenza che gli individui poco competenti mostrano un basso livello di metacognizione che è necessaria per un'accurata autovalutazione.
Ciò è dimostrato dagli studi su esperti e novizi secondo i quali solo i primi riescono a valutare correttamente la proprie prestazioni.
L'effetto Dunning-Kruger presuppone un passaggio ulteriore perché nessuna ricerca precedente ha evidenziato quando e se questa scarsa capacità metacognitiva conduca ad una sopravvalutazione di sé.

Gli studi e le ipotesi
Per confermare tutti questi processi mentali e i loro effetti, Dunning e Kruger si sono avvalsi di una serie di studi in grado di valutare ipotesi via via più complesse fino ad arrivare al "bias" completo, cioè a chiarire quando questo deficit cognitivo si realizza.
Ecco in sequenza le quattro ipotesi dei relativi studi dalla struttura simile (una prima fase di svolgimento di un compito cui seguiva una valutazione delle proprie e/o altrui prestazioni):
Gli individui poco competenti sovrastimano la propria perfomance rispetto ai loro pari più competenti
Gli individui poco competenti sono caratterizzati da scarse capacità metacognitive; in generale sono meno abili nel riconoscere la competenza
Gli individui poco competenti non aumentano le proprie conoscenze grazie al confronto sociale (perché poco capaci di riconoscere la competenza)
Se sottoposti a training metacognitivo gli individui poco competenti riescono a valutare meglio (cioè con più obiettività) le loro prestazioni.

Le conseguenze dell'effetto Dunning-Kruger
Gli studi effettuati dai due psicologici hanno confermato le ipotesi appena descritte. Questi risultati possono avere diverse letture: se vediamo il bicchiere mezzo pieno ci dicono che grazie ad un training metacognitivo possiamo ottenere una visione più veritiera delle nostre capacità (anche Socrate diceva di sapere di non sapere quindi sapeva).
Dall'altra parte però significa anche che a causa dell'effetto Dunning-Kruger costantemente ci inganniamo sulle nostre abilità e ciò ci impedisce sistematicamente di migliorare.
Pensiamo alla facilità con cui accediamo alle informazioni su Internet; un navigatore poco esperto che non valuta attentamente le fonti può raccogliere un grande volume di informazioni poco valide che lo convincano di essere un esperto. Lascio a voi immaginare il grande ventaglio di conseguenze possibili, più e meno serie.
http://www.crescita-personale.it/autostima-psicologia/1759/effetto-dunning-kruger-conseguenze/4672/a


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