sabato 11 luglio 2009

ARE YOU GOING WITH ME?

ARE YOU GOING WITH ME?

Don't betray me!


Questo venerdì al lavoro mi addormento sulla scrivania. Quando mi sveglio con la faccia e le braccia incrociate sulla scrivania, il telefono sta squillando e non c’è più nessuno. Un telefono squillava nel mio sogno e non è chiaro se la realtà si è infilata nel mio sogno o se il mio sogno è scivolato nella realtà.”

Non posso aspettare until the end of time: sono un fighter… (così ho de-ciso). Sogno o son desto: l’importante è seguire il corso degli avvenimenti, cavalcarlo – prima o poi sarò (e anche tu sarai) uno degli anelli della collana degli eventi appesa al collo della Storia (girogola: la ‘piccola’ Storia; collier: la ‘grande’ Storia. Ma io preferisco il bracciale: il Mito).

Vuoi tu seguire il solito ‘moscio’ corso degli eventi (ufficio, casa, anche party, tutto moine, quisquiglie e panzerottini… che biglie! – per non dire che p…) o vuoi fare il “salto nell’abisso”? (non ti preoccupare, se sei bello/a dentro, oltre che fuori, ci saranno gli angeli a prenderti nel ‘palmo’ delle ali…)

E poi (di nuovo l’indecisione, la mancanza di ‘fede’…), già immagino la tua risposta: sì, vorrei, ma non posso…

Vuoi rimanere nella tua “comfort zone” (sicurezza economica, sociale…). Tu vuoi, perché senti che ti manca qualcosa (volere è, come ti ho già detto, indice di carenza, di ‘povertà’). Invece, devi desiderare (il desiderio ha a che fare con sidera le stelle).

Virtute siderum tenus: con valore verso le stelle… perché tu vali!

E poi, non so amare se non chi mira alle stelle!

De sideris, de floribus, déjà vu...


Comincio ad averne le tasche piene… Sono almeno due mesi che aspetto: non reggo più… “Nessuna società umana resisterebbe a due mesi di verità.” Figuriamoci io, che sono solo e cerco il ‘vero’ nascosto dietro il ‘velo’!

Cèline, che gran brutto luglio – potresti dire tu. Ma io ti dico: che gran bel (luglio, agosto, settembre…), il più adatto per folli pomeriggi d’amore, da sceccherare con l’arpeggiante sound-track e gli unforgettable calligrafici fotogrammi dell’Amant di Jacques Annaud (la quindicenne yin che, avvinta d’amour fou, a fior di labbra bacia, per pochi infiniti attimi di tempo immortale, il vetro che nulla può contro la congelata irruenza del fumigante virtuale bacio all’amante – il suo più maturo yang, che, in pieno deliquio e in preda a trattenuto delirio, sospeso nell’animo e diacciamente fremente nel corpo l’aspetta, trepido, al tiepido di una fredda nerolucida berlina d’antan).

Poi un giorno qualcosa accade.

Quel giorno è oggi!


Siamo al giorno 6, quello della creazione dell’uomo.

Et Dieu... créa la femme

Prima eri pietra, poi pianta, poi bestia, ora finalmente sei stato ‘plasmato’ dalla ‘terra’…

Scherzo (un po’ pesante), ma dei passi in avanti (e in alto) li hai fatti.

Ora sai stare in piedi e camminare sulle tue gambe (su tacchi stilo Jimmy Choo o Manolo Blahnik? Berluti, Ferragamo, Prada? Gay pride o Lady Gaga? Sei un gogo guy o una gogo girl? Io, più che un gagà, sono per la gaia scienza...).

Qualche caduta o scivolata è inevitabile, ma non importa. Anzi, meglio così.

Del resto, sai ormai gestire le tue emozioni…

Saper gestire le proprie emozioni e riuscire a scegliere lo stato interno più consono al momento e al contesto significa già aver dato una svolta significativa alla tua vita.

Ora hai acquisito queste ‘abilità’ (hai dissotterrato questi ‘talenti’):

· Sai disattivare le emozioni fastidiose, destrutturati, disfuzionali rispetto al momento e al contesto.

· Sai creare degli stati-risorsa quando ne hai bisogno.

· Sai dissociarti dai ricordi sgradevoli.

Insomma, sai associarti e dissociarti quando tu desideri.

E poi:

hai imparato a fissarti degli obiettivi precisi, realistici, temporalizzati.

E per far questo non hai avuto bisogno di andare tanto lontano (né insegnamenti esoterici, né magia, né troppo a oriente… Al massimo: terza stella a destra…).

Il Regno è dentro di te…

Sei già a casa!

Ovviamente, hai dovuto fare il primo passo (se su tua iniziativa o spinto da chissà che o chissà chi, non importa), hai iniziato la ricerca, trovato qualcuno che ti facesse, momentaneamente, da stampella (o da motore di ricerca), ma alla fine arriverai a uno stadio in cui la ricerca finisce:

sei arrivato a casa!

Esercizio n° 27 (esercizio dell’affermazione perchè 27? Innanzitutto perché è l'esercizio n° 27 del mio prossimo ebook. E poi 27 è 9 + 9 + 9, cioè lo Spirito al cubo... Va bene anche 8 + 8 + 8 = Dio, l'infinito al cubo... Guardati dal 666...)

Ti trovi nel tuo mondo, un mondo limitato – immaginalo come una scatola opaca da cui esci aprendo il ‘coperchio’…

Sì, sei uscito/a dalla ‘scatola’ e ti senti sempre più risucchiare nel tunnel trasparente del mondo senza limiti…

Dal tunnel passi velocemente in una bolla blu che si espande all’infinito e in cui tu ti sposti a piacimento.

Sei felice, sgravato da ogni peso…

Sei rilassato/a, in uno stato di calma, pace…

Poi, sempre più, altre sensazioni:

gioia, ebbrezza, brividi…

Canti, balli, ridi, parli a dirotto:

Io sono felice…

Sento di avere completa fiducia nelle mie possibilità…

Ho un grande sentimento d’amore e lo diffondo ovunque…

Ho successo in tutto quello che faccio…

Sono sano/a come un pesce, forte come una tigre, ringiovanisco come l’aquila…

A proposito, ho imparato a cavalcare la tigre!



sabato 4 luglio 2009

I'm so into you!

I’M SO INTO YOU

(Never give up!)


Tutto sospeso: nebbiolina. Troppo calore, troppa umidità.

Che torbida notte di luglio! Ma che mattinata tranquilla! Che cielo pulito! Che sfarzo di perle! Ogni stelo, una stilla che ride: sorriso che brilla su lunghe parole.

Riadatto a questi giorni il Canto di marzo di Giovanni Pascoli: che mi sia concessa questa libertà!

Libertà di parola, libertà d’animo, libertà di spirito…

Solo chi è padrone della parola può avere l’esperienza delle vette!

Perché? Perché la parola supera monti e valli…

Ma questo vale solo per la parola creativa e creatrice, quella sospinta dal soffio dello Spirito. Quella parola ineffabile (ma ormai tu la conosci: se segui questo blog hai la password per accedere nei territori inesplorati dell’esistenza, dell’essere…) che divide l’anima dallo spirito e ti dà la possibilità di incidere sull’anima altrui e di decidere del suo (e del tuo) destino.

Sì, con la parola tu puoi cambiare la tua vita… Dì sì alla tua nuova vita!

Se parli bene è perché pensi bene. E se pensi bene è perché hai cambiato la tua “mappa mentale”...

Puoi farlo da te? No! (salvo flash dall'Alto): hai bisogno di chi ti ‘ridisegni’ la tua “visione del mondo”, che te la colori, ti dia le giuste indicazioni per arrivare al traguardo.

Posso farlo io? Posso tentarci… Ma ci vuole “comunione di spiriti”. Carne e sangue non erediteranno il Regno dei Cieli. Ma se, io e te, ci mettiamo lo spirito, erediteremo cielo e terra!

I’m so into you…


Vuoi passare dallo stato attuale allo stato desiderato?

Tra non molto di darò qualcosa da leggere che ha a che fare con la PNL, con l’approccio del diamante e, soprattutto, con lo spirito (ovviamente, niente pappine pseudo-newage o spiritualumi da bizzoche, ma solo “pappa reale”…).

Dai, andiamo ancora con la parola... (è ciò che preferisco, ma ci vogliono pure i fatti!).

Un po’ di parole in libertà per scaldare le tue fibre e per far vibrare le tue corde (ricorda: attenzione concentrata ma disinteressata per tutto quello che ti circonda, intenzione focalizzata sul traguardo e consapevolezza delle tue enormi capacità: ricordati che, volendo, sei un figlio di Dio - o una figlia dell’Altissimo: sei alta? E allora comincia a guardare tutti dall’alto in basso. Se sei consapevole delle tue capacità, non ti devi umiliare davanti all’uomo, né devi dar conto di ciò che fai. Devi abbassarti solo davanti a Dio, che comprende il tuo stato d’animo: basta solo un secondo di ‘abbassamento’ e sarai subito innalzata…)

Parole, parole, parole… (ma queste non sono fumus, sono humus, terreno fertile…):

La notte scorre nelle nostre fibre, sfiora la pelle tenuemente sfibrata, inflora i nostri visi lunescenti e deflora le nostre menti solarmente illuni (c’è bisogno di far sanguinare i nostri pensieri: c’è ancora qualcosa di calloso, di intoccato, di intonso). Carne e sangue non erediteranno il regno dei Cieli… Ma noi siamo speciali!

Flores de floribus… Maria de oceanis…

Sei ormai fuori dalla palude, in mare aperto (ma le ninfee sono sempre con te…). L’azzurro del cielo fluisce neI blumarine…

I nostri visi sono sempre più verdi (di speranza e oltre). Tu, ormai single nella tua nascente Weltanschauung, hai incontrato un sodale, che, di fermata in fermata, tra soste per mancanza di ‘benzina’, svolte a destra e a sinistra, tamponamenti (al centro), sorpassi azzardati (pour épater le bourgeois), ti ha portato fino alla ‘radura’: da lì possiamo mirare l’orizzonte che solletica i piedi dell’arcobaleno...

Never give up!


Ok. Ti do un esercizio per resistere (ne troverai parecchi nel mio ebook prossimo venturo - a proposito, è stata una bella avventura!).

Esercizio (sblocco e reset mentale)

Hai di sicuro un “blocco mentale” derivante da un conflitto tra le tue “cinque menti” (sì, hai cinque ‘menti’: quella direttiva o esecutiva, quella organizzativa, la reattiva, la cognitiva, l’esplorativa…):

quando parli in pubblico sei terrorizzato…

sudi, balbetti, ti senti mancare…

Visualizza questa situazione disfunzionale, con tutte le submodalità ‘accese’:

senti le gocce di sudore che imperlano la fronte, i battiti del cuore accelerati, lo sguardo sfocato, i tremiti, la confusione mentale….

Tutti che ti guardano insofferenti, infastiditi, in cagnesco…

Visualizza a una a una le tue menti: la cognitiva, l’esplorativa, l’organizzativa, l’esecutiva, la reattiva… anche la ‘silenziosa’ (la “sesta mente”, quella “fuori sacco”).

Immagina il tuo “occhio mentale” che gira sulle menti come su di una roulette…

poi punta sulla… mente silenziosa

Sì, la mente silenziosa è la ‘colpevole’: davanti a una situazione ‘imbarazzante’, segnalatele dalla mente reattiva (il ‘mandante’ del ‘sintomo’), ha stimolato una scarica di adrenalina in reazione alla situazione.

La mente reattiva ha ‘scelto’ di manifestare questa sensazione sotto forma di paura.

Fa’ rigirare il tuo occhio mentale e la ‘pallina’ si ferma su… mente esecutiva (il ‘dirigente’ dell’azienda mentale).

La mente esecutiva ordina alla mente reattiva (suo subordinato) di far sentire la sensazione non più come ‘paura’ ma come entusiasmo ed energia…

La mente reattiva obbedisce: la scarica di adrenalina stimolata dalla mente silenziosa verrà ‘letta’ come entusiasmo ed energia.

Ora sei pronto a parlare in pubblico: sei il re del public speaking!

Prova a far questo per qualsiasi ‘blocco’:

sei indeciso (a) sul da farsi, non sai come scegliere, hai paura di sbagliare?

Mettiti nella condizione precedente, rifai tutto il percorso sostituendo alla paura di parlare in pubblico la paura di parlare a te stesso.

Poi lasciati andare: sarai il re (o la regina) di cuori…



venerdì 26 giugno 2009

SHUT UP AND DRIVE

SHUT UP AND

RIDE ON ME!


“Via le scarpe basse, via le orride ballerine, via gli stivali rasoterra. Da oggi solo altezze aeree. Da oggi si sale su, ci si slancia e si ondeggia e si affonda di più sul cemento. Ché anche la musica la segui meglio e i capelli scivolano ondosi e la gonna trova quel perfetto punto della gamba in cui fermarsi e i tendini sparano in su e senti che potresti, davvero, arrivare dovunque, e tutti lo noterebbero, che arrivi. Le ginocchia così meravigliosamente elastiche. E la caviglia, sì, bellissima riflessa nello specchio del negozio sotto casa, fra il nero e la luce del sole e dell’ombra.”

Anche se non porterò mai la gonna (mai dire mai…), ne ho avuto conferma dal blog di tal Gaia (nomen est numen – e poi di dee ne conosco un paio): devo volare alto, a costo di scivolare (a proposito il blog è Le stanze di Gaia è interessante e qualche volte ho interloquito…).

E tu? Devi volare sempre più in alto!

Ma per far questo devi prima affidarti alle braccia di chi condivide le tue speranze.

Poi potrai volare senz’alcuna altra ala che non sia la tua.

Anche perché il tuo mentore sarà sempre il tuo angelo custode…

Il suo nickname? Fa’ tu… purché sia secret (and sacred).

Riprendiamoci il corpo con la danza, lo sport, la parola, la bellezza.

Ripeto: il corpo è “il cardine della salvezza”. Caro cardo salutislo diceva Tertulliano (quando stava bene…). Il corpo è la “grande ragione”: così si esprime Nietzsche (prima di abbracciar cavalli…), contrapponendola alla “piccola ragione” dell’intelletto.


Sì, il corpo è espressione fisica dell’anima, il suo prolungamento… Il corpo è ‘pienezza’, shalom.

E noi dobbiamo fare lo slalom tra spirito e corpo (gli sci sono lanima scivolosa, sdrucciolevole – e lo spirito, freddo come il ghiaccio ma caldo come il desiderio).

Chi ama il mondo odia Dio? No, Dio si rivela a chi agisce nel mondo, a chi lavora, chi gioisce, a Maria, a Marta, a Maddalena…

Si palesa lì dove la Parola si fonde, ossimoricamente, col Silenzio, il Dubbio coabita con la Fede, la stasi con l’estasi…

Sì, lì c’è Dio.

E in questo modo, dalle nostre piccole storie passeremo alla Grande Storia!

Allora, non hai certezze! – mi dirai.

Certo che non ne ho… Il dubbio pone la ricerca, spinge al cambiamento.

Il dubbio inquieta, eppur acquieta…

“Non ha quiete chi è privo di qualsiasi inquietudine. Non ha quiete chi è abbastanza pigro o egoista per non crearsi alcuna inquietudine o per tenersene alla larga.” Questo è Karl Barth, il teologo, spirito deciso, mai quieto.

Dio stesso è certezza che alle volte dubita. Ne troverai delle conferme nella Bibbia. Un Dio che ci ripensa, che si pente, che cambia idea…

Il dubbio abita la fede, la rende una dimora abitabile, ammobiliata, calda. Dio rivelandosi si vela e la verità corre nuda verso di Lui.

Dai, corri anche tu!

Shut up and drive!


Fermati e ascolta il tuo Dio!

Dinamica e calma. Entrambe sono a disposizione dell’uomo e della donna ‘realizzati’.

Pensa allo yogi: è al tempo stesso sacrificante, sacrificio e destinatario delle offerte. È lo specchio del drago e l’albero del mondo.

E tu devi infrangere questo specchio, devi uccidere il drago per poter creare ogni cosa.

Kill me softly! Per poter diventare asceta o mistico, devi, quindi, prima passare per la strada scivolosa delle passioni. Poi potrai fare il salto nell’Abisso…

Devi superare coscienza e ragione, che sono solo delle barche per traghettarti verso la ‘supercoscienza’.

Come ti dice Guénon, la coscienza ti aiuta a diventare "Uomo Vero" (il ‘sé’), mentre per trasmutarti in "Uomo Trascendente" (il ‘Sé’) devi liberartene, devi andare oltre l’individualità. Così potrai diventare dio (anche con la maiuscola). Dio e Dea!

Per giocare con le parole, per farti ‘dio’ e ‘dea’ devi abbandonare l’odio e abbracciare l’idea.

Sì, l’idea ‘originaria’ di quello che tu sei: incomparabile!

E per essere tale devi quindi sacrificare il tuo ‘te’, liberarti dalla sottomissione di chi ti vuol ricattare con le sue meschinità, di chi ti spia, ti succhia l’energia…

Non ti curar di loro ma guarda e passa!

Tu puoi gestire le situazioni, you can.

E come dice Tony Robbins: If you can’t, you must. And if you must, you can!

Se non puoi, devi. E se devi, puoi!

Riscattati dall’avidya, dall’ignoranza. Lascia la banalità, la volgarità agli altri, tu sei oltre!


Lo so, cerchi il sole sorgivo e continui a fantasticare nella twilight zone… dove attorno a te non c’è nessuno. Nessun ricordo. Tu odi i ricordi. E ami amare. Hai sognato un destino diverso. Pensavi che quello attuale fosse il tuo, ma ora ci stai ripensando e pensando… Forse sei a una svolta. Gli altri ti criticano – forse ne hai dato adito, o ti sei fidato troppo – ma ora sei alle soglie del cambiamento. Il tuo “stato desiderato” è alle porte…

“Quello che veramente ami è la tua vera eredità, strappa da te la vanità … cerca nel verde mondo quale posto possa essere il tuo … strappa da te la vanità … sei un cane bastonato sotto la grandine, un’ortica rigonfia in uno spasmo di sole, metà nero metà bianco … strappa da te la vanità, ti dico strappala…” (Ezra Pound, “raccontato” da Pasolini)

Ultimamente hai vagato nel buio come un caino segnato (e trasognato), nei coni d’ombra terracquei e nelle atre profondità plutoniche (forse qualcosa ti turbato in questi ultimi giorni… ma kissenefrega – kiss kiss bang bang!), ma ora, anche a costo di inciampare, scivolare, impaludarti, scontrarti con il treno del presente, devi farlo strano. Ossia diverso da come hai agito finora.

Vedrai che noteranno il tuo cambiamento e, vedendo la tua nuova ‘professionalità', a riacquistata ‘solarità’, rimarranno straniti, basiti, imbalsamati (loro che sono imbolsiti…).

Se, per dirla alla Céline (quello dei puntini di sospensione), il lato teatrale del disastro ti entusiasmava, ora sei in direzione di una nuova Thule (prima c’erano state solo tulle, pizzi, fiori artificiali).

Merito della PNL di cui faccio accenno in questo blog? Sì, ma specie merito dello Spirito.

Sì, I care for you. E per questo, fior da fiore (flos de floribus), un breve esercizio PNL (con spirito):


Rilassati, respira consapevolmente, chiudi gli occhi…

Ricorda quel blocco psicologico che hai avuto quella volta...

(è una vita che hai blocchi! Nonostante le tue ‘sicurezze’…)

quel blocco che ancora ti crea disagio (sì, devi pensare proprio a una “situazione specifica” che ti blocca):

guarda quel ‘blocco’, ascoltalo e percepiscilo con attenzione.

Quando hai la certezza di averlo identificato:

chiudilo nel pugno della tua mano sinistra, quasi stritolandolo….

(sì, blocco x – dì ad alta voce il nome della ‘cosa’ che ti blocca – io ti stritolo!)

Mentre mantieni il pugno stretto… pensa intensamente (colorandolo, ingrandendolo, ‘illuminandolo’) a cosa avresti avuto bisogno in quel momento per superarlo…

a cosa ti avrebbe sbloccato (la parola, la carezza, lo sguardo, di una persona amica):

guarda, ascolta, senti con attenzione questo tuo ‘desiderio’…

Racchiudilo, stringendolo con passione, nell’altro pugno.

Ora apri e stringi più volte contemporaneamente entrambi i pugni.

Percepirai una scarica emozionale e una sensazione di forza che ti pervade tutto il corpo…

SHUT UP AND DRIVE!



lunedì 22 giugno 2009

GROOVE IN YOU

DO YOU WANNA RIDE AGAIN?

La punta pivottante si sradicò dalla curva superiore, ruotando di novanta gradi fino a toccare la superficie d’appoggio, per poi rotolarvisi sopra e scomparire nel buio.

Senza rumore. Priva dello stiletto, la sovrastruttura eccentrica venne meno, atterrando non priva di grazia sulla pista ancora pulsante di vita superiore. Con rumore.

Marzia si rialzò e riprese il breve viaggio, recuperando lo svantaggio sulle altre ragazze. La musica degli Oasis, eccessiva ma energizzante, continuava a martellare. Compulsiva, più un tapis roulant che un tappeto sonoro. Ma era quella giusta – concordia discors – per l’ora e la controra. Chiodo scaccia chiodo.

Lei (Marzia e il sound-track) e la notte: due amiche in rotta. Schiodate.

Parafrasando Battiato, si sarebbe potuto dire che “era sola come un ombrello su una macchina da cucire, dalle pendici dei monti Iblei a settentrione, per universi e mondi...”

Ok! Hai letto con attenzione? È un breve brano tratto dal mio inedito di cui ogni tanto parlo: Gocce di pioggia a Jericoacoara (a dire il vero c’è n’è un altro, ordinatomi da una direttrice editoriale, ma non l’ho ancora completato, perché sto per terminare un saggio sulla PNL spirituale).

Rileggi lentamente il brano, soffermati sui suoni, sulle atmosfere… È ormai estate e certe atmosfere glamour ti piaceranno, ma…

Sì, c’è un ma! Tu vuoi andare oltre l’apparenza, vuoi tirare fuori la sostanza, vuoi farti valere per ciò che sei! Sì, lo so, è difficile capirti, saperti 'interpretare', per chi non sa vedere oltre, per chi è 'grezzo' (e tu sei un diamante, sfaccettato...), per chi non riesce a vedere il mondo che c’è dietro il mondo…

E se oggi, che poteva essere una splendida giornata, qualcosa è andato storto, non ti preoccupare… Sei in una fase di passaggio, e gli ‘spiriti’ ostacolatori fanno di tutto per non farti godere quei momenti di felicità.

Ma non aver timore: ormai stai prendendo tu il timone della tua vita e sai quando agire e quando fermarti!

C’è il tempo della gioia e c’è quello della noia… Ma il tempo delle gioie, sia pure di pochi momenti, purché ripetuti, riscattano il grigiore (sia pure patinato) delle ore interminabili…

Sì, nei prossimi giorni avrai momenti di gioia!

I giorni declinano. Il nostro animo cresce.

Senso estetico e fame di cultura: il duo che ci mantiene in vita.

Ti riconosci in queste ultime due frasi? Se sì, seguimi in questo breve “fior da fiore” di PNL spirituale (de floribus – mi verrebbe da dire).

Poi, quando l’ebook uscirà, potrai lanciarti!

Anche senza paracadute (c’è chi ti prenderà al volo…).

E vai con la mini-lectio (divina? Più che altro, un intreccio tra spirito e carne…):


Potrai attivare un approccio sfaccettato alla realtà (l’approccio del diamante) solo ‘coltivando’ la tua ‘essenza’, cioè il vero Io, non la copia che agisce per conto di esso…

Ma la cosa più interessante è che la tua essenza - ossia il tuo spirito - non è in altri mondi, ma è connaturata in te, è ‘innervata’ nella tua anima, nella tua personalità, nel (sotto, dietro) il tuo Io…

Il divino è in te!

“Fendi il legno, e io sono là; solleva la pietra e là mi troverai…”

(dal Vangelo di Tommaso)

E con questo percorso di PNL con spirito – un approccio sfaccettato come il diamante (quasi ‘sferico’: comprensivo di tutta la realtà, per quanto umanamente possibile…) – stai cambiando il tuo modo di accostarti alla realtà.

Come?

Attraverso una ‘chiarificazione’ e ‘raffinazione’ della tua personalità.

Sei sempre tu… ma con un Io più ‘tonico’, ‘deciso’, ‘risolutore’, essenziale…

È un approccio psicologico che produce stati ed effetti spirituali (e viceversa):

sempre con il fine di realizzare il tuo stato desiderato.

Ripeto: se hai difficoltà, perplessità, un qualche rifiuto psicologico ad accettare l’approccio ‘spirituale’, allora non girarti indietro, ma agisci ‘come se’ (fosse comunque vero):

avrai in ogni caso degli effetti positivi.

Attraverso un ‘lavoro’ sui tuoi pensieri (genetici – di ‘famiglia’ – e personali), consentirai allo spirito di ‘uscire’ sempre più allo scoperto.

In tal modo la comprensione della realtà avverrà in modo completo, unendo l’approccio spazio-temporale (l’approccio emotivo e l’approccio mentale) a quello ‘cosmico’ (spirituale).

L’approccio emotivo è il riflesso personale del contatto con l’esterno. E tu sei pura emotività! L’approccio mentale invece non richiede alcun contatto esterno con il mondo, in quanto sarà il ragionamento ‘causale’ (deduttivo o induttivo) a condurti alla tua “visione del mondo” (in ogni caso, ‘colorata’ dalle emozioni). Sei tu mentale? O sei pura fisicità?

Questi due approcci, se integrati tra loro in modo strategico e ‘spiritualizzati’ (ossia inclusi in una visione del mondo aperta a ogni possibilità, concreta e astratta, visibile e invisibile), ti porteranno a uno “stato di picco”.

È vero, la mente deve rispondere, deve vedere e capire affinché possa esservi una trasformazione. Altrimenti essa blocca la forza dell’essenza. La mente compie una parte del lavoro, ma non può farlo tutto. L’altra metà del lavoro, la metà più fondamentale, è compiuta dall’essenza stessa, con la sua semplice presenza. L’essenza è l’agente trasformatore. (Almaas)

Quindi, l’approccio emotivo e quello mentale portano ad una comprensione relativa della realtà.

I due emisferi del cervello rappresentano proprio tali due approcci:

quello mentale, tipico dell’energia maschile, e quello emotivo, tipico dell’energia femminile.

I due approcci, se uniti, e ‘infusi’ di ‘spirito’ (ossia ‘aperti’ a una visione ‘cosmica’), consentono una più completa comprensione della realtà.

“Ma noi continuiamo incoraggiandoli a usare le proprie ali. Queste ali sono la tua intuizione e ispirazione. Stringi amicizia con le tue ali, piuttosto che con la frustrazione e la depressione. Per molti anni ho fatto così, senza spiegare praticamente nulla al di fuori dei concerti. Alla fine, circa sette anni fa, ho deciso che avevo bisogno di rivolgermi alla gente a un altro livello; sentivo che dovevo far sapere loro che stavano entrando in un’era di splendore. Lo splendore può essere interiorizzato solo quando le persone si risvegliano alla propria assolutezza, a tutto ciò che sono”. (Carlos Santana)

Te l’ho detto in prosa, ora in musica (Oye como va?):

chiudi la bocca, chiudi gli occhi, apri il tuo cuore e sarai illuminato…

Dai, spiega le ali, vola!


Esercizio (the fool on the hill)

Immagina di stare su un pendio che domina una grande valle…

Alla base del pendio c’è un grande anfiteatro.

Guardi il sole tramontare: la tua anima si espande…

il tuo spirito si fonde con lo Spirito.

Sotto di te le tribù, le folle, si stanno radunando da ogni dove.

A migliaia riempiono la valle, a centinaia affollano l’anfiteatro…

Rullio di tamburi, cembali, trombe, danze, canti, sons et lumiéres…

Il tuo spirito vibra all’unisono con le vibrazioni di ogni lunghezza d’onda risalente da valle.

Hai la sensazione di far parte di una trama di spirito e sangue…

Tutto è Uno, tout se tient…

Tu sei unico/a, tu sei tutto, tu sei…


Dopo questo esercizio, se fatto con consapevolezza, ti sentirai pieno/a di energia ma anche ‘impalpabile’…

E se ti senti impalpabile, sarai sempre più ‘ricettivo’, sempre più ‘intuitiva’.

Le intuizioni sono, infatti, qualcosa di impalpabile, oserei dire spirituale (la ‘carne’ è ‘palpabile’).

Come vedete, la vita è ricca di ‘senso’ e già sapere questo ti porterà di colpo (dopo tanto girovagare a vuoto) sulla giusta strada per raggiungere le alte vette della consapevolezza.

E non è un cammino ‘affannoso’… anzi, non appena iniziierai il viaggio alla ricerca di ‘senso’, avvertirai dentro di te una tale energia benefica da indurti in un duraturo stato di pace e benessere (ben-essere).

Dal caos… la stella danzante!

Se prima in te c’era il caos (emotivo, dei pensieri, delle tue subpersonalità che si azzuffavano all’interno e al di sotto del tuo Io), una di quelle ‘scintille’ è diventata una stella, che ora danza nel cosmo.

Il caos, la confusione, è l’anticamera della crescita.

Ma ora, dopo il caos iniziale e dopo la ‘danza’ hai bisogno di quiete:

c’è il tempo per il divenire e il tempo per l’essere…

Oggi è il tuo giorno: prendilo al volo e vola con la tua nuova vita!


mercoledì 17 giugno 2009

Don't keep me hangin' on

Don’t keep me hangin’ on!


La ‘dolcezza’ che stai provando seguendo le ultime vicissitudini di questo blog ti fa nascere nel cuore una gioia tale che non puoi non pensare di essere tutta avviluppata interiormente dall’abbraccio divino dell’amore. Ora, questa gioia e questa ebbrezza sorpassano in dolcezza, per l’anima e per il corpo, tutto quello che il mondo intero può darti.

È lo Spirito che si diffonde nel cuore, per mezzo dei suoi doni, e vi spande una così grande e gustosa consolazione ed una tale gioia che il cuore interiormente straripa.

Allora si comprende bene quanto sono miserabili coloro che restano al di fuori dell’amore. La gioia così provata fa quasi sciogliere il cuore, tanto che non puoi più contenerti sotto l’abbondanza della gioia interiore e dell’ebbrezza paradisiaca dei sensi.

Ti è piaciuto il brano? Non è tutta farina del mio sacco, ma è la mia elaborazione di un excerptum dall’opera di un ‘mistico’ medievale.

Ma c’è il mio spirito!

Tu, leggi il brano, rileggilo, gustalo, sentilo a pelle, sottopelle – I got you underskin… fatti titillare dal ‘tocco’ delle parole, fatti pervadere dall’ebbrezza delle emozioni…

”Quando il liuto intona la melodia, il cuore, impazzito, spezza le catene. (Gialal al-Din Rumi)

Sì, richiama immagini piacevoli, ricordi che ti fanno sognare, vibrare, addolcire…

Fa’ tintinnare, vibrare, il campanellino dei tuoi sensi.

Vedrai che anche lo spirito comincerà a vibrare…

Il tuo angelo è dietro l’angolo (no, forse è in ascensore…)

Cambiare la vita significa cambiare la vibrazione…

Volere una cosa significa mettersi sulla stessa vibrazione della cosa.

E tu cosa vuoi?

Desiderala con intensità e l’avrai!

Pensa con desiderio a ciò che vuoi, visualizzalo, facendoti pervadere da tutte le sensazioni che più ti ‘attizzano’ (suoni, profumi, atmosfere, musica, colori, luci, sguardi…) e poi all’apice della tua visualizzazione stringi il pollice sinistro tra indice e medio.

Hai gettato il ‘seme’ del tuo ‘desiderio’ nel terreno ‘fertile’ dello spirito: tra non molto si avvererà!

Se due persone, o, in generale, due realtà, sono ‘innamorate’ l’una dell’altra, respirano la stessa stimmung, la stessa aria (e aura).

Entrano così in comunicazione, in comunione. Il Tu e l’Io di due ‘comunicanti’ s’incontrano nel Mitwelt, nel mondo comune tra i due mondi, nell’intramondo. E lì suonano le campane…

E soffia lo Spirito.

Tu sei passato (o passata) da un mondo solitario (anche se affollato di gente benpensante, benvestita, benestante… ma ora hai dato loro il benservito!) a un mondo in cui due ‘mondi’ che per tanto tempo si sono rincorsi sono arrivati finalmente a ricongiungersi…

Let’s stay together…

La Dynamis (lo Spirito) sospira, ti fa respirare, riempie, ricuce, dopo aver “dato un taglio”. Ti fa rivivere…

“To suffer one’s death and to be reborn is not easy.” Sì, ha ragione Fritz Perls, lo psicologo ‘ghestaltico’: è difficile, non è uno scherzo, morire per poi rinascere…

Muori alla vita inutile e rinasci alla Vita…

E se c’è vita, c’è vittoria. Tutte le tue sconfitte, piccole cadute o débâcle, si tramuteranno in vittorie. Il tuo valore sarà riconosciuto (specie da te…).

Tu sei stata pronta (pronto) a investire il tuo tempo, la tua energia, le tue emozioni, la tua passione, per creare la vita dei tuoi sogni.

“Chi guarda dentro sogna, chi guarda fuori si risveglia” – parole di Jung. E per stare sulla stessa lunghezza d’onda: “L’uomo saggio non dà le giuste risposte, ma pone le giuste domande.” Sono passato a Claude Levi-Strauss.

E per concludere in bellezza, con Isaia: “Quelli che sperano nell’Eterno acquistano nuove forze, si alzano in volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.” E scusami se è poco…

E tu: sogna, guarda dentro te (e a chi ti guarda con sguardo ‘diverso’), ‘risvegliati’, fatti le giuste domande e… non ti curar di loro, ma guarda e passa.

Pensa che puoi volare e… ti cresceranno le ali!

Più ti senti leggera, più sei libera dal tempo… e più le cose ti scivolano addosso!

Sei un essere di luce, illumini tutto, niente ti può scalfire, non hai corpo (e sei un corpo…)

Sei un essere fisico, hai emozioni, vivi perché ora sei viva, sei vivo: hai pensieri, emozioni, passioni, ma la luce toglie ogni ombra da te.

Sei leggero, leggera, nulla può ancorarti a terra.

Sei un essere fisico, sei ancorato a terra, ma se vuoi puoi volare…

Sei presente al presente… Il presente ti risponde.

Sei presente al passato: il passato ti riconosce e va via.

Sei presente al futuro: il futuro ti riconosce e viene da te…

Se tu sei nella luce, non hai più cognizione del tempo…

Disconnettiti dall’attesa o dal ricordo, vivi l’ora…

Ricorda: oggi è il tuo giorno!