“La punta pivottante si sradicò dalla curva superiore, ruotando di novanta gradi fino a toccare la superficie d’appoggio, per poi rotolarvisi sopra e scomparire nel buio.
Senza rumore. Priva dello stiletto, la sovrastruttura eccentrica venne meno, atterrando non priva di grazia sulla pista ancora pulsante di vita superiore. Con rumore.
Marzia si rialzò e riprese il breve viaggio, recuperando lo svantaggio sulle altre ragazze. La musica degli Oasis, eccessiva ma energizzante, continuava a martellare. Compulsiva, più un tapis roulant che un tappeto sonoro. Ma era quella giusta – concordia discors – per l’ora e la controra. Chiodo scaccia chiodo.
Lei (Marzia e il sound-track) e la notte: due amiche in rotta. Schiodate.
Parafrasando Battiato, si sarebbe potuto dire che “era sola come un ombrello su una macchina da cucire, dalle pendici dei monti Iblei a settentrione, per universi e mondi...”
Ok! Hai letto con attenzione? È un breve brano tratto dal mio inedito di cui ogni tanto parlo: Gocce di pioggia a Jericoacoara (a dire il vero c’è n’è un altro, ordinatomi da una direttrice editoriale, ma non l’ho ancora completato, perché sto per terminare un saggio sulla PNL spirituale).
Rileggi lentamente il brano, soffermati sui suoni, sulle atmosfere… È ormai estate e certe atmosfere glamour ti piaceranno, ma…
Sì, c’è un ma! Tu vuoi andare oltre l’apparenza, vuoi tirare fuori la sostanza, vuoi farti valere per ciò che sei! Sì, lo so, è difficile capirti, saperti 'interpretare', per chi non sa vedere oltre, per chi è 'grezzo' (e tu sei un diamante, sfaccettato...), per chi non riesce a vedere il mondo che c’è dietro il mondo…
E se oggi, che poteva essere una splendida giornata, qualcosa è andato storto, non ti preoccupare… Sei in una fase di passaggio, e gli ‘spiriti’ ostacolatori fanno di tutto per non farti godere quei momenti di felicità.
Ma non aver timore: ormai stai prendendo tu il timone della tua vita e sai quando agire e quando fermarti!
C’è il tempo della gioia e c’è quello della noia… Ma il tempo delle gioie, sia pure di pochi momenti, purché ripetuti, riscattano il grigiore (sia pure patinato) delle ore interminabili…
Sì, nei prossimi giorni avrai momenti di gioia!
I giorni declinano. Il nostro animo cresce.
Senso estetico e fame di cultura: il duo che ci mantiene in vita.
Ti riconosci in queste ultime due frasi? Se sì, seguimi in questo breve “fior da fiore” di PNL spirituale (de floribus – mi verrebbe da dire).
Poi, quando l’ebook uscirà, potrai lanciarti!
Anche senza paracadute (c’è chi ti prenderà al volo…).
E vai con la mini-lectio (divina? Più che altro, un intreccio tra spirito e carne…):
Potrai attivare un approccio sfaccettato alla realtà (l’approccio del diamante) solo ‘coltivando’ la tua ‘essenza’, cioè il vero Io, non la copia che agisce per conto di esso…
Ma la cosa più interessante è che la tua essenza - ossia il tuo spirito - non è in altri mondi, ma è connaturata in te, è ‘innervata’ nella tua anima, nella tua personalità, nel (sotto, dietro) il tuo Io…
Il divino è in te!
“Fendi il legno, e io sono là; solleva la pietra e là mi troverai…”
(dal Vangelo di Tommaso)
E con questo percorso di PNL con spirito – un approccio sfaccettato come il diamante (quasi ‘sferico’: comprensivo di tutta la realtà, per quanto umanamente possibile…) – stai cambiando il tuo modo di accostarti alla realtà.
Come?
Attraverso una ‘chiarificazione’ e ‘raffinazione’ della tua personalità.
Sei sempre tu… ma con un Io più ‘tonico’, ‘deciso’, ‘risolutore’, essenziale…
È un approccio psicologico che produce stati ed effetti spirituali (e viceversa):
sempre con il fine di realizzare il tuo stato desiderato.
Ripeto: se hai difficoltà, perplessità, un qualche rifiuto psicologico ad accettare l’approccio ‘spirituale’, allora non girarti indietro, ma agisci ‘come se’ (fosse comunque vero):
avrai in ogni caso degli effetti positivi.
Attraverso un ‘lavoro’ sui tuoi pensieri (genetici – di ‘famiglia’ – e personali), consentirai allo spirito di ‘uscire’ sempre più allo scoperto.
In tal modo la comprensione della realtà avverrà in modo completo, unendo l’approccio spazio-temporale (l’approccio emotivo e l’approccio mentale) a quello ‘cosmico’ (spirituale).
L’approccio emotivo è il riflesso personale del contatto con l’esterno. E tu sei pura emotività! L’approccio mentale invece non richiede alcun contatto esterno con il mondo, in quanto sarà il ragionamento ‘causale’ (deduttivo o induttivo) a condurti alla tua “visione del mondo” (in ogni caso, ‘colorata’ dalle emozioni). Sei tu mentale? O sei pura fisicità?
Questi due approcci, se integrati tra loro in modo strategico e ‘spiritualizzati’ (ossia inclusi in una visione del mondo aperta a ogni possibilità, concreta e astratta, visibile e invisibile), ti porteranno a uno “stato di picco”.
È vero, la mente deve rispondere, deve vedere e capire affinché possa esservi una trasformazione. Altrimenti essa blocca la forza dell’essenza. La mente compie una parte del lavoro, ma non può farlo tutto. L’altra metà del lavoro, la metà più fondamentale, è compiuta dall’essenza stessa, con la sua semplice presenza. L’essenza è l’agente trasformatore. (Almaas)
Quindi, l’approccio emotivo e quello mentale portano ad una comprensione relativa della realtà.
I due emisferi del cervello rappresentano proprio tali due approcci:
quello mentale, tipico dell’energia maschile, e quello emotivo, tipico dell’energia femminile.
I due approcci, se uniti, e ‘infusi’ di ‘spirito’ (ossia ‘aperti’ a una visione ‘cosmica’), consentono una più completa comprensione della realtà.
“Ma noi continuiamo incoraggiandoli a usare le proprie ali. Queste ali sono la tua intuizione e ispirazione. Stringi amicizia con le tue ali, piuttosto che con la frustrazione e la depressione. Per molti anni ho fatto così, senza spiegare praticamente nulla al di fuori dei concerti. Alla fine, circa sette anni fa, ho deciso che avevo bisogno di rivolgermi alla gente a un altro livello; sentivo che dovevo far sapere loro che stavano entrando in un’era di splendore. Lo splendore può essere interiorizzato solo quando le persone si risvegliano alla propria assolutezza, a tutto ciò che sono”. (Carlos Santana)
Te l’ho detto in prosa, ora in musica (Oye como va?):
chiudi la bocca, chiudi gli occhi, apri il tuo cuore e sarai illuminato…
Dai, spiega le ali, vola!
Esercizio (the fool on the hill)
Immagina di stare su un pendio che domina una grande valle…
Alla base del pendio c’è un grande anfiteatro.
Guardi il sole tramontare: la tua anima si espande…
il tuo spirito si fonde con lo Spirito.
Sotto di te le tribù, le folle, si stanno radunando da ogni dove.
A migliaia riempiono la valle, a centinaia affollano l’anfiteatro…
Rullio di tamburi, cembali, trombe, danze, canti, sons et lumiéres…
Il tuo spirito vibra all’unisono con le vibrazioni di ogni lunghezza d’onda risalente da valle.
Hai la sensazione di far parte di una trama di spirito e sangue…
Tutto è Uno, tout se tient…
Tu sei unico/a, tu sei tutto, tu sei…
Dopo questo esercizio, se fatto con consapevolezza, ti sentirai pieno/a di energia ma anche ‘impalpabile’…
E se ti senti impalpabile, sarai sempre più ‘ricettivo’, sempre più ‘intuitiva’.
Le intuizioni sono, infatti, qualcosa di impalpabile, oserei dire spirituale (la ‘carne’ è ‘palpabile’).
Come vedete, la vita è ricca di ‘senso’ e già sapere questo ti porterà di colpo (dopo tanto girovagare a vuoto) sulla giusta strada per raggiungere le alte vette della consapevolezza.
E non è un cammino ‘affannoso’… anzi, non appena iniziierai il viaggio alla ricerca di ‘senso’, avvertirai dentro di te una tale energia benefica da indurti in un duraturo stato di pace e benessere (ben-essere).
Dal caos… la stella danzante!
Se prima in te c’era il caos (emotivo, dei pensieri, delle tue subpersonalità che si azzuffavano all’interno e al di sotto del tuo Io), una di quelle ‘scintille’ è diventata una stella, che ora danza nel cosmo.
Il caos, la confusione, è l’anticamera della crescita.
Ma ora, dopo il caos iniziale e dopo la ‘danza’ hai bisogno di quiete:
c’è il tempo per il divenire e il tempo per l’essere…
Oggi è il tuo giorno: prendilo al volo e vola con la tua nuova vita!
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