sabato 19 dicembre 2009

MALIBU NIGHTS

MALIBU NIGHTS


“… talvolta, negli uomini e nelle donne, c’è qualcosa che salta subito agli occhi, che appaga il nostro senso estetico e spirituale. Qualcosa che, al di là della bellezza esteriore, è come una luce che viene da dentro e illumina tutto. È quella serenità, quell’equilibrio, quel senso di appagamento che riesce a coniugare impegni ed aspirazioni, pubblico e privato, in cui ognuno sente di poter regalare qualcosa di se stesso perché ha imparato finalmente a volersi bene.” (Roger Peyrefitte)

Siamo sempre in viaggio. Tu sei un cercatore della verità (o di qualcosa che le assomigli: similes cum similibus…). Se mi segui in questo blog, piluccando qui e là, baloccandoti, eliminerai ogni ‘blocco’. Andrai anche oltre ogni blackblock e blackberry. Sarai in onda dovunque…

“Viaggiare, è proprio utile, fa lavorare l’immaginazione (…) Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario. E poi in ogni caso tutti possono fare altrettanto. Basta chiudere gli occhi. È dall’altra parte della vita.”

Sì, questo è un viaggio al termine della notte (prendo spunto da Céline, lo scrittore ‘maledetto’ – ma neanche Peyrefitte scherzava…). Se non altro, stai avendo una ‘benedizione’: hai visto la luce… Dai, scherzo, celio… (ma con Céline c’è poco da scherzare!)

Dicevo, il viaggio è utile, fa lavorare l’immaginazione… (ma anche la luce che viene da dentro e illumina tutto fa parte del viaggio: un itinerario interiore alla scoperta di sé, utile per portare allo scoperto la tua vera essenza…) Sì, quel che importa è, non solo il traguardo – il Peak State ora non più un miraggio, ma anche lo stesso viaggio. Perché? Ci sarebbero diverse risposte, ma quella più pertinente è, appunto: fa lavorare l’immaginazione. D’ora in poi, infatti, penserai, non solo con il “cervello razionale” (l’emisfero sinistro”), ma con il “cervello immaginifico” (quello destro).

E non solo fumus… ma fatti: d’ora in poi l’elaborazione dei dati, le tue scelte, le tue decisioni saranno: rapide, sintetiche, percettive, intuitive, focalizzate verso il traguardo.

Inoltre, avendo ‘riattivato’ l’emisfero cerebrale destro (era attivo quand’eri un bimbetto tuttifrutti, ora è pressoché spento, se non altro opacizzato), sei diventato senz’altro più creativo. Quindi, sei già a un ottimo punto – in piena performancedal momento che, non solo hai appreso diverse nozioni e tecniche per te, non dico sconosciute, quanto meno ‘latitanti’, ma sei entrato in un’atmosfera molto più ‘ossigenata’.

Dai, insisti… biondo (sai… l’acqua ossigenata – scherzo, i giochi di parole mi ‘prendono’ e io non so dire di no!). Sì, insisti: light your fire! (qualora, per qualche motivo, dopo uno start brillante non ti senti più smart…): più ti applicherai (leggendo, rileggendo e di lì diramandoti su altri libri o navigando sul web – ci sono molti utili ‘approdi’…), più i tuoi progressi saranno rapidi e successful… Sempre che tu ci metta impegno, determinazione e applichi con costanza le strategie che ti ho insegnato, valide come primo approccio al cammino verso lo “stato desiderato” e per il conseguimento dei tuoi obiettivi.

Devi metterci focus (attenzione, concentrazione, intenzione) e momentum (l’impulso per il passaggio dalla fase di ideazione a quella di attuazione). Soprattutto, passione e desiderio. Devi essere hot like fire! (vai su YouTube e approda al ‘pezzo’ di Aaliyah: ti darà la carica…) E poi, stai acquisendo il metodo grazie a cui, tra l’altro, per citare di nuovo Peyrefitte, troverai quella serenità, quell’equilibrio, quel senso di appagamento che riesce a coniugare impegni ed aspirazioni, pubblico e privato, in cui ognuno sente di poter regalare qualcosa di se stesso perché ha imparato finalmente a volersi bene.”

Bene, facendo con me questo viaggio apri (per il momento virtualmente: d’ora in poi… dalle parole ai fatti) tutto il ventaglio delle possibilità: come hai visto non c’è solo destra e sinistra (parlo del ‘cervello’ – quanto alle ideologie, vai con quelle ‘forti’: il soft lascialo solo agli amoreggiamenti loungeMalibu nights), c’è anche ‘sopra’ e ‘sotto’ (spirito e materia – mente conscia e mente inconscia, per non parlare del superconscio e della Supermind…). Finora hai utilizzato a tuo favore quasi esclusivamente la mente conscia: ossia ben poco, se consideri che essa è responsabile di forse neppure il 5% dei tuoi comportamenti.

Non ci credi? Lo so, sembra assurdo, ma in noi, esseri ‘razionali’, oltre il 95% del comportamento è condizionato dalla mente inconscia (sarà un caso, ma mediamente anche il 95% delle tue promesse non sono state mantenute – non ti preoccupare… d’ora in poi avverrà il contrario: magia della PNL con spirito!). Perciò, puoi anche desiderare, consciamente, di cambiare… ne senti l’impulso, lo “slancio vitale”, ma la mente inconscia ti “tiene al palo”, alla catena: non quello che vogliofaccio, ma quello che odio, quello faccio… (san Paolo)

Sì, puoi provare il desiderio di ‘emergere’, di liberarti di ogni ‘incrostazione’ e correre nudo verso la meta… ma a livello inconscio rimarrai sempre ‘vestito’ (di pezze) e legato alla tua meta terra terra… Solo cambiando il tuo programma inconscio (forse non te ne sei accorto, ma la sottile “ipnosi eriksoniana” ‘emanata’ da queste pagine ti sta pervadendo…) riuscirai ad agire in modo differente. Ma, ripeto, devi ‘commutare’ il tuo programma inconscio (come ho letto da qualche parte, ben oltre l’80% dei vincitori di lotterie sperpera tutto il denaro: è condizionato a livello inconscio ad essere squattrinato...).

In ogni caso, se la spinta a fare qualcosa è ‘situata’ nel tuo inconscio (man mano che ‘metabolizzerai’ i concetti, tutto quel che desideri ‘pianterà’ il suo seme nel tuo inconscio), per realizzare il tuo obiettivo l’impulso (l’iniziativa) dev’essere ‘conscio’.

“Ciò che è consueto intesse intorno a noi una ragnatela sempre più solida, e presto ci accorgiamo che i fili sono diventati funi (…) Per questo lo spirito libero odia tutte le abitudini e le regole, tutto ciò che è duraturo e definitivo… (Nietzsche).

Slegati la testa… corri nudo verso la meta! A proposito di meta, siamo arrivati al settimo giorno (quello del riposo di Dio). Se consideriamo come giorno 0 la domenica, allora il giorno 1 è stato lunedì, il giorno 2 martedì, il giorno 3 mercoledì… il giorno 7 di nuovo domenica (a voler essere rigorosi il settimo giorno è il ‘sabato’, ma qui, per comodità, invece di quella ebraica uso la ‘scansione’ cristiana). Ma che differenza tra le due domeniche! Sì, te ne sei accorto: la domenica “giorno 0” eri concreto, ‘materiale’, “coi piedi per terra”, ma alla fine non concludevi praticamente nulla di veramente ‘memorabile’ (anche al solo scopo di “goderti la vita”). Oggi, domenica “giorno 7” sei immaginifico, ‘spirituale‘ e ‘visionario’… eppure sei pronto a cogliere i ‘frutti’ del cielo e della terra!

Impara a visualizzare: renderai ogni tuo desiderio ‘presente’, legato all’oggi. In questo modo, avvicinerai il futuro e ripescherai dal passato.

Creati un’immagine chiara di ciò che desideri e ‘colorala’ di emozioni. Comunque, non rinviare, poni tutto nel presente.

Rilassati, comincia a ‘galleggiare’, lasciati andare… Pensa intensamente a ciò che desideri…

Creati un’immagine mentale di ciò che desideri, visualizzala intensamente: colorata, suggestiva, carica di emozioni…

Pensala, sentila, al tempo presente, oggi, così come tu la desideri (il ‘volere’ indica ‘carenza’, il ‘desiderio’ attira…).

Immaginala come se (già esistesse, fosse tua…), sentiti nella precisa situazione in cui desideri essere.

Focalizza l’obiettivo, ‘lanciagli’ energia positiva, fa’ affermazioni positive (sì, è mio… ho raggiunto il traguardo!), abbi fede!

Come ormai ben sai, l’inconscio possiede un potere (quasi) illimitato. Sfruttalo con l’aiuto della visualizzazione… Per fare cosa? Per esempio, per modificare mentalmente il contenuto dei ricordi ‘negativi’, che tu ‘ricostruirai’ in modo da farli diventare ‘positivi’. Come?

· sostituisci la tua sensazione di ‘fastidio’ (ansia, panico, vergogna) o le immagini negative con una sensazione positiva attinta al pozzo (di san Patrizio? O il vaso di Pandora?) dei tuoi ricordi (va bene anche una situazione solo ‘immaginata’, che visualizzerai con tutte le submodalità ‘accese’ – oppure, se la persona ti faceva sentire a disagio, perché troppo ‘importante’ o supponente, immaginala con i riccioloni biondi, le guance paffute e rubizze…).

· modifica (azzerandole, addolcendole, “rivoltandole come un guanto”) le parole che nel ricordo ti possono aver ferito o ossessionato (sei un buono a nulla… come maschio sei uno zero assoluto… sei una grande… Trasformale rispettivamente in: sei buono, pronto a tutto… sei un maschio ‘alfa’… sei grande grande grande…).

Quindi, grande è la forza della suggestione. Questa agisce sull’inconscio, che, a differenza della parte conscia (consapevole), non è in grado di discernere, ossia di fare differenze, in quanto, per l’appunto, ‘inconsapevole’.

Ma non sempre questo è uno svantaggio: chi sa ‘manipolare’ l’inconscio mediante la suggestione (un’ipnosi ‘sottile’) riesce a ottenere ciò che desidera... Un esempio di suggestione negativa: cominci a parlare di lavoro e ti viene il mal di testa. Perché? Perché associ il lavoro alla stanchezza e al mal di testa (e lo ‘affermi’ spesso e il lavoro mi sta rovinando la salute!). Hai gettato questo seme nel terreno (fertile) del tuo subconscio e questo ha germogliato. Non subito però. È rimasto al ‘buio’ fin quando la ‘luce’ della parola ‘lavoro’ ha illuminato il subconscio e ha fatto ‘germogliare’ la tua emicrania…

Magia? Sì, magia della parola… Però, più che volere quella cosa, devi agire sull’immaginazione e sulla forza del desiderio. La volontà nulla può sull’inconscio, ma il desiderio è incantatore… (charmant: dal latino carmencanto ipnotico, affascinante, la Carmen di Bizet…).

Non agire con la ‘forza’ ma con l’’inganno’ (trick), oppure con la suggestione…

Che fastidio, che voglia di grattarti… Più pensi al prurito più aumenta: invece, guardalo, avvicinati con lo sguardo al ‘prurito’ (rendilo quasi ‘materiale’…), osservalo, prendilo in mano, guardalo di nuovo, poi con colpo di medio sul pollice fallo volare via. Il prurito non c’è più…

Ma fendo i cieli e all’infinito m’ergo." (Giordano Bruno)



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