HUNGRY GHOST
SIBILA IL VENTO
Un giorno è gioia e un altro obbrobrio (Gottfried
Benn)
Primo giorno di dicembre. Ieri, ultimo di novembre, le primarie
(del PD, o della Sinistra in – di –
genere. Per alcuni, degenere).
Intorno calma piatta.
Eppure, dentro molti (per alcuni, anche fuori) sibila il vento. In me, entrambi.
Come sottofondo, il tappeto (trapuntato, pieno di pieghe, qui e
là strappato) di Brad Mehldau e del suo Mehliana (Hungry Ghost, Just Call Me Nige ecc.): simbolo di questi tempi, tra il
ditirambo di tasti e testi, il tamburellare tosto, il rollare un po’ moscio, il
boccheggiare hard, il picchiare folle, lo scemare (e noi scemi), lo spegnersi
esangue…
(e nel frattempo
questo blog comincia ad andare a folle…)
“Scruta seriamente te stessa [anima mia], il tuo essere, il
tuo destino; donde vieni e dove dovrai posarti; cerca di conoscere se è vita
quella che vivi o se c’è qualcosa di più.” (Gregorio Nazianzeno).
E poi, “riconosci la situazione e rapportati ad
essa. Ma senza farti coinvolgere. Collabora pure alle convinzioni del mondo,
alle sintesi in tutte le direzioni della rosa dei venti se istituti e uffici lo
richiedono. L’importante è che tu tenga libera la testa in cui deve sempre
esserci spazio libero per l’immaginazione. Qui il reale si concentra, si
modella e sorgono le forme (...)
Devi saperti immergere, devi imparare… Durare, aspettare,
ora giú a fondo, ora sommerso ed ora ammutolito, Nessuno sa dove si nutrono le
gemme, nessuno sa se mai la corolla fiorisca … durare, aspettare, concedersi,
oscurarsi, invecchiare.” (Gottfried Benn).
Il Berluska, il Renzi, il Grillo, il Vendola: li vedi scivolare
con allegria sulla futilità delle domande e delle risposte, volare da un’idea
all’altra, non per profittarne come l’ape coi fiori, ma per la necessità del divertimento, senza desiderio di
prospezione e per il solo piacere delle
ali.
E lo dico non necessariamente in senso negativo: c’è del genio in certi eloqui, anche quando sembrano prenderti per il q…
D’altronde, “ci sono regole
che valgono per la maggior parte della gente e ci sono persone che sono al di
fuori di tali regole…”
Lato
B: e gira tutt’intorno la stanza mentre si danza…
Es un sentimiento nuevo che mi tiene alta la vita la
passione nella gola l’eros che si fa parola…
Quindi, non solo piattezza, ma intorno c’è anche (a balzelli)
“passione”, “eros” (sempre meno: siamo l’epoca eroticamente più piatta), “bellezza”: magari non “grande” (il
Grande Stile), ma stilettate di bellezza, di ricerca, voglia di altezze e profondità, ci sono, specie tra i giovani – non
facciamo di tutta l’erba un fascio.
A proposito di fascio
(intanto, come sottofondo, c’è, sempre di Brad Mehldau – Sleeping Giant: i giganti si stanno
risvegliando, qualcuno sta saltando sulle loro spalle…), ecco un fascio di
citazioni.
Sarò pure criptico, ma, come voi sapete, nelle cripte ci sono le
tombe di “uomini straordinari” (non sempre). By the way, vi ho infilato anche
qualche “estraneo”:
“Voi,
che cercate quanto vi è di più alto e perfetto, nella profondità della
sapienza, nel tumulto dell’azione, nel buio del passato, nel labirinto del
futuro, nelle tombe e al di sopra delle stelle! Conoscete il suo nome? Il nome
di ciò che è uno e tutto? Il suo nome è bellezza.”
“Avremo letti intrisi di sentori tenui, divani oscuri come
avelli, sulle mensole nuovi e strani fiori, nati per noi sotto cieli più belli.
Consumandosi a gara, i nostri cuori come due grandi torce due ruscelli
verseranno di vampe e di fulgori nei nostri spiriti, specchi gemelli. Una sera
di rosa e azzurro mistico un lampo solo ci vedrà commisti, lungo singhiozzo
carico d’addio. Un angelo, schiudendo indi le porte, a ravvivar verrà, gaudioso
e pio, gli specchi opachi e le due fiamme morte.”
“Fiore in un muro screpolato, ti strappo dalle fessure, ti
tengo qui, radici e tutto, nella mano, piccolo fiore – ma se potessi capire che
cosa sei, radici e tutto, e tutto in tutti, saprei che cosa è l’uomo.”
"Privo di nido l’uccello abita il mondo…"
Brilla brilla la
scintilla, brilla in fondo al mare. Venite bambini, venite bambine, non
lasciatela annegare.
Venite bambini, venite
bambine e ditele che il mondo può essere diverso, tutto può cambiare, la vita
può cambiare e può diventare come la vorrai inventare.
Ditele che il sole
nascerà anche d’inverno, che la notte non esiste, guarda la luna. Ditele che la
notte è una bugia, che il sole c’è, c’è anche la sera.
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