lunedì 1 dicembre 2014

HUNGRY GHOST – SIBILA IL VENTO





HUNGRY GHOST
SIBILA IL VENTO

Un giorno è gioia e un altro obbrobrio (Gottfried Benn)
Primo giorno di dicembre. Ieri, ultimo di novembre, le primarie (del PD, o della Sinistra in – di – genere. Per alcuni, degenere).
Intorno calma piatta. Eppure, dentro molti (per alcuni, anche fuori) sibila il vento. In me, entrambi.
Come sottofondo, il tappeto (trapuntato, pieno di pieghe, qui e là strappato) di Brad Mehldau e del suo Mehliana (Hungry Ghost, Just Call Me Nige ecc.): simbolo di questi tempi, tra il ditirambo di tasti e testi, il tamburellare tosto, il rollare un po’ moscio, il boccheggiare hard, il picchiare folle, lo scemare (e noi scemi), lo spegnersi esangue…
(e nel frattempo questo blog comincia ad andare a folle…)

Scruta seriamente te stessa [anima mia], il tuo essere, il tuo destino; donde vieni e dove dovrai posarti; cerca di conoscere se è vita quella che vivi o se c’è qualcosa di più.” (Gregorio Nazianzeno).

E poi, “riconosci la situazione e rapportati ad essa. Ma senza farti coinvolgere. Collabora pure alle convinzioni del mondo, alle sintesi in tutte le direzioni della rosa dei venti se istituti e uffici lo richiedono. L’importante è che tu tenga libera la testa in cui deve sempre esserci spazio libero per l’immaginazione. Qui il reale si concentra, si modella e sorgono le forme (...)
Devi saperti immergere, devi imparare… Durare, aspettare, ora giú a fondo, ora sommerso ed ora ammutolito, Nessuno sa dove si nutrono le gemme, nessuno sa se mai la corolla fiorisca … durare, aspettare, concedersi, oscurarsi, invecchiare.” (Gottfried Benn).

Il Berluska, il Renzi, il Grillo, il Vendola: li vedi scivolare con allegria sulla futilità delle domande e delle risposte, volare da un’idea all’altra, non per profittarne come l’ape coi fiori, ma per la necessità del divertimento, senza desiderio di prospezione e per il solo piacere delle ali.
E lo dico non necessariamente in senso negativo: c’è del genio in certi eloqui, anche quando sembrano prenderti per il q…
D’altronde, “ci sono regole che valgono per la maggior parte della gente e ci sono persone che sono al di fuori di tali regole…”

Lato B: e gira tutt’intorno la stanza mentre si danza…
Es un sentimiento nuevo che mi tiene alta la vita la passione nella gola l’eros che si fa parola

Quindi, non solo piattezza, ma intorno c’è anche (a balzelli) “passione”, “eros” (sempre meno: siamo l’epoca eroticamente più piatta), “bellezza”: magari non “grande” (il Grande Stile), ma stilettate di bellezza, di ricerca, voglia di altezze e profondità, ci sono, specie tra i giovani – non facciamo di tutta l’erba un fascio.

A proposito di fascio (intanto, come sottofondo, c’è, sempre di Brad Mehldau – Sleeping Giant: i giganti si stanno risvegliando, qualcuno sta saltando sulle loro spalle…), ecco un fascio di citazioni.
Sarò pure criptico, ma, come voi sapete, nelle cripte ci sono le tombe di “uomini straordinari” (non sempre). By the way, vi ho infilato anche qualche “estraneo”:

“Voi, che cercate quanto vi è di più alto e perfetto, nella profondità della sapienza, nel tumulto dell’azione, nel buio del passato, nel labirinto del futuro, nelle tombe e al di sopra delle stelle! Conoscete il suo nome? Il nome di ciò che è uno e tutto? Il suo nome è bellezza.”

“Avremo letti intrisi di sentori tenui, divani oscuri come avelli, sulle mensole nuovi e strani fiori, nati per noi sotto cieli più belli. Consumandosi a gara, i nostri cuori come due grandi torce due ruscelli verseranno di vampe e di fulgori nei nostri spiriti, specchi gemelli. Una sera di rosa e azzurro mistico un lampo solo ci vedrà commisti, lungo singhiozzo carico d’addio. Un angelo, schiudendo indi le porte, a ravvivar verrà, gaudioso e pio, gli specchi opachi e le due fiamme morte.”
 
“Fiore in un muro screpolato, ti strappo dalle fessure, ti tengo qui, radici e tutto, nella mano, piccolo fiore – ma se potessi capire che cosa sei, radici e tutto, e tutto in tutti, saprei che cosa è l’uomo.”

"Privo di nido l’uccello abita il mondo…"

Brilla brilla la scintilla, brilla in fondo al mare. Venite bambini, venite bambine, non lasciatela annegare.

Venite bambini, venite bambine e ditele che il mondo può essere diverso, tutto può cambiare, la vita può cambiare e può diventare come la vorrai inventare.

Ditele che il sole nascerà anche d’inverno, che la notte non esiste, guarda la luna. Ditele che la notte è una bugia, che il sole c’è, c’è anche la sera.

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