REALITY & FANTASY
“Non è la realtà che
Céline dipinge, ma l’allucinazione che la realtà provoca.” Le
parole di André Gide ben si attagliavano (e attanagliavano) all’’acida’ realtà
in cui Lorenzo si era trovato immerso, senza peraltro esserne corroso. Realtà
acida e basica. Delusion (allucinazione,
illusione, follia)? Illusione? Forse sì (o no?). Delusione (boh!). Collusione
tra sogno e realtà (wow!). “Fiamme e vortici … fantasmi rosa violacei … giganteschi fiori verdi.” Fosse stato almeno frutto di LSD o acidi ‘rave’...
“Le religioni dividono, i dolci ingrassano…”
Le
parole di Luca (non l’evangelista, ma
il cantore) gli s’impressero come carta carbone
nella mente. Ma qui, dinanzi al ‘sacro’, tutte le fedi, non superficiali,
si univano. E le sovrastrutture, le scorie, le superstizioni, dimagrivano (e
Lorenzo seguiva la dieta). Se le religioni costituiscono la circonferenza – le
riflessioni, quadrate o circolari, lo aiutavano a ‘disintossicarsi –, ossia la
superficie dell’esperienza spirituale, il sacro, la fede e il ‘mistero’
convergono verso il centro. Le prime possono essere anche agli antipodi, ma i
‘mistici’ e gli ‘gnostici’ di tutte le religioni parlano la stessa lingua (e
talora parlano in lingue. E poi,
anche inconsapevolmente, sotto sotto tendono tutte a Cristo, il grande ricapitolatore: non solo lo Spirito
soffia dove vuole, ma la lingua batte dove il dente duole…).
Tratto dal mio romanzo GOCCE
DI PIOGGIA A JERICOACOARA.
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