Caos, Cosmos, Krisis... Ma cos'è questa crisi? Niente di particolare, se arriviamo alla 'radice' del termine (Krisis: scelta - discernimento), e se 'fermiamo' l'attimo fuggente (ma quello 'propizio', di qualità, il Kairòs). Diamo dunque fuoco alle polveri (quelle di Jay McInerney sono troppo 'bianche'), sperando (ma noi abbiamo fede...) che gli scheletri si rimpolpino e si ri-animino.
Partiamo dunque con il Blog: in attesa di altre risorse da far scaturire dal sottosuolo (alcune gratis, altre démi-free), un primo articoletto (si parlerà in seguito, prevalentemente, di 'crescita personale', psicologia, filosofia, teologia, architettura e 'territori' vari) e, dalla prossima volta, alcuni stralci di scrittura 'creativa' (o alla 'creatina', spero non 'cretina') tratti dal mio romanzo-saggio (inedito, per il momento): Gocce di pioggia a Jericoacoara (per chi è interessato, non solo alle 'gocce' ma all''intera pioggia', me lo faccia sapere: si può trattare...)
Nel Caos fiorisce una stella danzante
Quest’evento, la cui onda lunga ha di nuovo fatto risacca sulla battigia delle nostre esistenze poco assolate (eppure, qualcuno abbronzato c’è), portando relitti d’ogni sorta, e-voca un’altra figura di contestatore non-global: Gesù. Sì, proprio Lui, Colui che ha rivoluzionato il mondo duemila anni fa, e la cui rivoluzione silenziosa ha fatto più rumore di tante battaglie... (circa i suoi epigoni, è un’altra storia… Ma anche – veltronescamente e oltre – leggenda, mito, realtà).
Se Cristo avesse cambiato le strutture (come, in gran parte giustamente, chiedono gli anti-G8) senza cambiare l’uomo, il caos avrebbe partorito solo ‘stelle fisse’. Ma Egli non si è limitato a un’opera esteriore (sia pur fondamentale), ha voluto cambiare l’uomo, rendendolo veramente una nuova creatura, una stella danzante (non solo 'polvere di stelle'): altruista, universalista se si vuole ma anche ‘radicale’ (collegato alle ‘radici’), solidale (e ‘sodale’, nel senso migliore del termine), amante della giustizia e… ribelle (non con la forza della violenza, ma dello Spirito e dei fatti – fossero pure idee senza parole) contro ogni struttura di oppressione ed emarginazione...
Tornando al G8, è quindi vero che la rete di reciproca dipendenza tra tutte le attività umane (innanzitutto, quelle economiche, ma anche, non dimentichiamolo, quelle relative al pensiero) si è fatta stretta come la tela di un ragno, o la trama di un tessuto, per cui la libertà individuale è strettamente legata alla giustizia sociale (Tutto è Politica), ma la vera libertà, se pure è ‘antagonista’, scaturisce da una lotta (spesso angosciosa) combattuta essenzialmente nell’agone interiore – per quanto poi microcosmo e macrocosmo siano strettamente inter-facciati (lo psicologo ‘socio-cognitivo’ Albert Bandura parla di una relazione ‘triadica’ tra comportamento, fattori personali interni – in forma di eventi cognitivi, affettivi e biologici – e ambiente esterno).
Il Cristo è sceso dal Cielo (per chi crede nel Vangelo, in questo ‘bel messaggio’ – euanghelion), Zarathustra è sceso dal monte. Scenderemo noi dalle nostre pianure per provare l’esperienza delle vette?
Nessun commento:
Posta un commento