domenica 8 dicembre 2019

COPIA-E-INCOLLA


COPIA-E-INCOLLA
Primi giorni di dicembre. Riscaldiamoli con qualche citazione. D’altronde, come ben sosteneva Carmelo Bene, copiare è meglio di imitare. Rimani sempre te stesso (ma se è necessario, cambia...), con poche regole, ma buone. Quanto a queste ultime, “ci sono regole che valgono per la maggior parte della gente e ci sono persone che sono al di fuori di tali regole…”

Copiare, citare. Ecco qualche chicca.
“Un giorno è gioia e un altro obbrobrio."
Riconosci la situazione e rapportati ad essa. Ma senza farti coinvolgere. Collabora pure alle convinzioni del mondo, alle sintesi in tutte le direzioni della rosa dei venti L’importante è che tu tenga libera la testa in cui deve sempre esserci spazio libero per l’immaginazione [...] Devi saperti immergere, devi imparare… Durare, aspettare, ora giú a fondo, ora sommerso ed ora ammutolito, nessuno sa dove si nutrono le gemme, nessuno sa se mai la corolla fiorisca … durare, aspettare, concedersi, oscurarsi, invecchiare.”
(Gottfried Benn)
Scruta seriamente te stessa [anima mia], il tuo essere, il tuo destino; donde vieni e dove dovrai posarti; cerca di conoscere se è vita quella che vivi o se c’è qualcosa di più.” (Gregorio Nazianzeno).

E poi ancora (cercate voi le fonti, ancoratevi ad esse…).
“Voi, che cercate quanto vi è di più alto e perfetto, nella profondità della sapienza, nel tumulto dell’azione, nel buio del passato, nel labirinto del futuro, nelle tombe e al di sopra delle stelle! Conoscete il suo nome? Il nome di ciò che è uno e tutto? Il suo nome è bellezza.”
“Avremo letti intrisi di sentori tenui, divani oscuri come avelli, sulle mensole nuovi e strani fiori, nati per noi sotto cieli più belli. Consumandosi a gara, i nostri cuori come due grandi torce due ruscelli verseranno di vampe e di fulgori nei nostri spiriti, specchi gemelli. Una sera di rosa e azzurro mistico, un lampo solo ci vedrà commisti, lungo singhiozzo carico d’addio. Un angelo, schiudendo indi le porte, a ravvivar verrà, gaudioso e pio, gli specchi opachi e le due fiamme morte.”
“Fiore in un muro screpolato, ti strappo dalle fessure, ti tengo qui, radici e tutto, nella mano, piccolo fiore – ma se potessi capire che cosa sei, radici e tutto, e tutto in tutti, saprei che cosa è l’uomo.”
Privo di nido l’uccello abita il mondo…
Brilla brilla la scintilla, brilla in fondo al mare. Venite bambini, venite bambine, non lasciatela annegare.
Venite bambini, venite bambine e ditele che il mondo può essere diverso, tutto può cambiare, la vita può cambiare e può diventare come la vorrai inventare.
Ditele che il sole nascerà anche d’inverno, che la notte non esiste, guarda la luna. Ditele che la notte è una bugia, che il sole c’è, c’è anche la sera.
Sera, notte, alba... Aprite le finestre! Gettate lancora...

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