I “BUCHI DELL’ESSENZA”
Il tuo problema di carenza esistenziale è legato, come avrai ormai capito, alla carenza di essenza. Da un lato la tua essenza è nascosta dalla tua parte ‘psichica’, che possiamo considerare come il paralume (l’anima) che fa da filtro o da schermo alla lampadina (l’essenza), attenuandone la luminosità (a proposito: la ‘corrente’… da dove viene? Dal mondo spirituale: quello trascendente, metafisico, invisibile. E l’interruttore, chi lo ‘accende’? Tu…).
Riprendiamo il filo (ogni tanto scappa…): da un lato l’essenza è schermata, nascosta, coperta, dall’anima. D’altro canto, la stessa essenza non è integra, ma è piena di ‘buchi’. Tu sei pieno di ‘buchi’: da qui il senso di vuoto, di ‘mancanza’… Un buco è, sempre secondo Almaas, una parte di te che è stata persa, di cui hai perduto la consapevolezza. Ma forse tu non hai mai avuto neppure coscienza che c’è una parte spirituale di te, la tua essenza, che può prendere il pieno controllo della tua vita, dirigendola nel modo migliore possibile… Ebbene, se non sei consapevole della tua essenza, questa rimane inespressa e si perde, anche se non per sempre (c’è sempre possibilità di repechage). Di qui il tuo senso di mancanza. ed ecco, come ovvia (ma tu non lo sai) conseguenza, la perdita di autostima, il senso di inferiorità, di inutilità, la depressione, il vuoto esistenziale, la perdita di piacere nelle cose, la carenza di emozioni, l’apatia, l’indifferenza…
Perdite, meglio (peggio): ‘buchi’, che vuoi riempire con valori superficiali, che ti portano a identificarti con realtà esterne, o a cercare gratificazioni momentanee ed effimere, oppure a cercare l’approvazione altrui.
SEGRETO N. 32. TUTTI NOI ANDIAMO IN GIRO PIENI DI BUCHI, DI CUI NON SIAMO CONSAPEVOLI.
Normalmente siamo, invece, consapevoli dei desideri, delle nostre voglie, specie le più basse: desidero questo, desidero quello. Voglio questa lode, desidero questo riconoscimento, voglio avere successo (magari in cose effimere)… ora, secondo Almaas, la presenza di desideri – meglio, di voglie – e di necessità indica la presenza di buchi. Per dirla con Pascal: nel cuore di ogni uomo c’è un vuoto che ha la forma di Dio…
In senso lato potremmo dire: siamo esseri carenti di spirito (sia con la esse maiuscola sia con la esse minuscola…). Sul fatto, poi, che questi ‘buchi’ abbiano avuto origine nell’infanzia, a causa sia di esperienze traumatiche sia di conflitti con l’ambiente, nulla quaestio… è un fatto assodato. Di lì, dall’infanzia, ti trascini come un peso ogni ‘buco’ (sembra un ossimoro: un buco pesante… dai, sviluppa la tua creatività anche con i giochi di parole!) e, associata alla presenza di buchi nella tua essenza, ti trovi a convivere con ogni strategia disfunzionale installata nella tua persona. E nessuno può, ahimè, dire: non mi riguarda… Quando poi in seguito entriamo in relazione con qualcuno in modo profondo – riprendo le parole di Almaas – noi riempiamo questi buchi con l’altra persona. Ecco quindi che gli apprezzamenti altrui riempiono i nostri buchi: in pratica siamo riempiti da porzioni di altre persone, oppure ci identifichiamo con le cose che facciamo o riceviamo, in quanto questo serve a riempire i buchi della nostra essenza.
Conclusione: abbiamo perso la nostra individualità… siamo dipendenti dagli altri o dalle cose che ci circondano o a cui aspiriamo (che a loro volta ci aspirano…). Così, inconsciamente, quella parte della persona che ci ha riempito entra a far parte stabilmente di noi. Se poi rompiamo con quella persona o, per un qualsiasi motivo, la perdiamo, ci sentiamo ‘svuotati’, annullati, persi… È come se avessimo perso qualcosa di noi: è come se ci avessero ‘tagliato’ una parte della nostra persona: e con lei, la nostra sicurezza, la nostra volontà, le nostre certezze, la nostra forza, il nostro valore, la nostra gioia… Ecco perché, sostiene Almaas, spesso si sente dire: “ci completiamo a vicenda”. Una persona completa i buchi dell’altra… Ma io non voglio riempire i tuoi buchi!
SEGRETO N. 33. SARAI TU STESSO, APPLICANDO LA “TECNOLOGIA SPIRITUALE”, A RIEMPIRE I BUCHI DELLA TUA ‘ESSENZA’ (CHE TRA L’ALTRO FORSE NEMMENO SAPEVI DI AVERE…) CON PARTI ‘RECUPERATE’ DELLA TUA STESSA ESSENZA.
Ripeto: devi essere tu stesso a riconnetterti con quella parte essenziale di te che hai perso sin dall’infanzia. Ogni ‘buco’ indica una mancanza profonda, un’incompletezza del tuo essere, originariamente completo, che devi ricostruire. ‘Ristrutturandoti’ riesci a colmare i tuoi buchi e riacquisisci la possibilità di agire come un individuo ‘intero’, con una gamma di chance ben più ampia di quella attuale.
Naturalmente, come è tipico, oltre che dell’Approccio del Diamante, della PNl e delle Terapie Brevi Strategiche, si punta più alla soluzione che al problema. si guarda in avanti, per evitare che, voltandoci indietro, si faccia la fine della moglie di Lot (che, come si racconta in Genesi, diventò una statua di sale…). Nondimeno, noterai che, applicando questo percorso di tecnologia spirituale, entrerai in contatto con le tue ferite più profonde e le vedrai di colpo rimarginarsi, pur non avendo speso granché di tempo in analisi, controanalisi e investigazioni varie… Avrai solo un vago sentore del ricordo bruciante e poi la tua stessa essenza, una volta persa, ora ritrovata, ricomincerà a fluire e anestetizzerà, anzi guarirà, definitivamente la ferita. E non sarà solo un cerotto: la tecnologia spirituale ristruttura, resetta, ricostruisce, tutto il tuo essere.
ESERCIZIO N. 12. ESERCIZIO DEL ‘DIAMANTE’
Ecco un’applicazione pratica di ‘riempimento di buchi’ (e soprattutto, di risveglio dell’essenza).
Si tratta di una rielaborazione di un esercizio di Will Parfitt adattato (e ‘colorato’) al nostro percorso psico-spirituale.
Solita procedura iniziale (rilassamento, respirazione, astrazione dal contesto…).
Sei immerso in un’atmosfera colorata di celeste chiaro. Pian piano trascolora in un azzurro tenue, poi blue-marine…
Ed ecco un puntino luminoso ingrandirsi…
Da sferico assume man mano la forma di un diamante, un bellissimo diamante…
Guarda tutte le sfaccettature: nota come la loro luminosità e il contrasto della gradazione di brillantezza sulle facce si stagli nel blu assoluto…
Osserva la perfezione della sua forma, toccala, sentila, caricati della sua energia…
Ora
sei colmo della sua energia: ma
tu hai ancora dei ‘buchi’, che ‘risucchiano’ la tua energia…
Prendi il diamante in mano e riponilo nel tuo primo “buco dell’essenza”…
‘Senti’ come il buco s’illumina, si riempie di energia, si riempie di essenza…
Fa’ lo stesso con tutti i tuoi “buchi dell’essenza”.
Senti come il diamante e la tua essenza sono la stessa cosa: nota come il diamante rappresenti tutte le sfaccettature della tua personalità… come il diamante rimanga sempre integro e brillante nonostante tutte le avversità e gli scontri della tua vita… come il diamante abbia riempito tutti i tuoi buchi…
Il diamante è l’essenza. Tu sei il diamante! Anche quando l’immagine svanirà, tu conserverai per sempre lo splendore, la robustezza e l’energia del diamante…
SEGRETO N. 34. SOLO L’ESSENZA PUÒ ELIMINARE I TUOI BUCHI, OSSIA QUELLA MANCANZA CHE SENTI DENTRO DI TE.
Da PRENDI LA PNL CON SPIRITO!
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