GOOD VIBRATIONS
«Sulla
tua strada Dio ha posto dei segnali, basta saperli leggere. Allegramente. Più
hai gioia, più sei connesso con Dio. Ama te stesso in connessione con lo
Spirito. Lasciati attrarre da Lui. Vale la legge dell’attrazione: ciò su cui
puntiamo l’attenzione, quello che pensiamo, immaginiamo e sentiamo fortemente,
lo attiriamo nella nostra esperienza e vita. Pensa a Giobbe: pensava a qualcosa di negativo e subito gli
piombava addosso […] Ciò su cui dirigiamo attenzione ed energia, lo
portiamo alla forma. Ma solo, o soprattutto, se siamo sintonizzati con Dio,
colui che genera e rigenera. Negli altri casi, spesso, è
solo deformazione. Dovuta a disinformazione. Chi crediamo di essere,
diventiamo. La legge dell’attrazione funziona sempre, che ne siamo consci o no.
Il simile attrae il simile …vibrazioni analoghe. Come pensi, così agisci e così vivi. Già nell’Antico Testamento si
sottolineava il nesso tra azione e condizione di esistenza, tra azione e
‘destino’. Quest’ultimo inteso, non come punizione, ma come ‘ritorno’,
‘compimento/adempimento’ di ciò che si è fatto. Se getti la rete puoi trovarti
intrappolato in essa… È
nell’ordine delle cose, nel dharma.
[…] Slegati la testa (al che Lorenzo si ricordò di un bel motivetto
‘rock-cristiano’), fa’ fluttuare il tuo cervello, fantastica ‘nel profondo’,
concediti ogni tanto la meditazione: è discepolato della mente, ti rende intimo
con te stesso, è un modo per evitare che tu giudichi o ti attacchi a ogni
contenuto mentale. Tutto questo sviluppa distacco, consapevolezza, intuito.
Soprattutto, empatia, intuizione emotiva. Ogni tanto, fa’ il vuoto nella tua
mente: non è solo roba buddista o un invito al Diavolo a ‘entrare’ nella tua mente,
come molti cristiani erroneamente pensano. “Il deserto cresce:
guai a colui che
cela deserti dentro di sé.”
Eppure, qualche volta il deserto riempie… Il deserto è ‘vuoto’, ma lì spesso
s’incontra Dio (anche il Diavolo, con le sue tentazioni. Niente paura, basta
sbattergli in faccia: Sta scritto…).
Concediti di tanto in tanto il silenzio. Fermati
e ascolta la voce dello Spirito. Fuori dal ‘mercato’ troverai quello che ti
serve. Dio spesso lo incontri nelle strade vuote, nel silenzio, nella cameretta
buia, nella tenebra ‘luminosa’… Lì dove il tempo s’interseca con l’eternità. E
il tempio incontra la piazza. Ma fuori dal ‘mercato’ e dalla ‘moralina’… Lo
spirito fermenterà e l’attenzione si sposterà sul divino. Sensibilizzati! […] Molti
sono desensibilizzati – Gaia continuava a battere il ferro finché era caldo –
con il corpo schiavo dei desideri dell’ego. Esiliati dallo Spirito, hanno
trovato rifugio nel corpo o, al massimo, nell’intelletto: sono dominati dalle
emozioni o imprigionati in una rete difensiva su vari fronti. Non si rendono
conto di abitare in un territorio vitale, in cui ci sono, sì, nemici, ma anche
amici, angeli. Se realizzi questo, anche il corpo e le sue gioie avranno un
senso. Anzi, la gioia sarà più inebriante […] Chi ti visita può essere un
angelo, talvolta Dio stesso. Ne seppe qualcosa Abramo, convalescente nella
tenda dopo la tardiva circoncisione… […] Abbiamo diritto alla felicità, ma la
mente è il grande sabotatore. Non solo il grande inquisitore… Occorre per
questo sviluppare la consapevolezza, ma wu-wei
– agendo come se non si agisse… –,
e un’attitudine win-win. Devi poi
lavorare coi (e sui) sogni (sia quelli che entrano dalle porte di avorio sia quelli, più incisivi, che entrano dalle porte di corno). Senza per questo
trascurare – horny… – le necessità del corpo. Fitness e joyness. E se c’è qualche
barriera, qualche vuoto da superare: la fede sconfigge la paura. Avendo
lei, la fede, come alleata, possiamo fronteggiare
il ‘gran predatore’. Dopo di che, Lorenzo, passa oltre. Velocemente, senza
soffermarti troppo sulle tue ‘rovine’. Sei indirizzato verso il risultato – solution oriented –, non ‘collotorto’ come la moglie di Lot (che guardò indietro e
diventò una statua di sale). “Passa in
rassegna le gioie e i dolori, le pene e le esperienze, tutte le azioni come se
fossero cose di un altro. Ognuno infatti guarda con chiarezza nella vita degli
altri, e trova la giusta medicina per i mali che non gli appartengono.” Così
parlò Rudolf (Steiner). Beviti questa medicina… Ma poi rivolgiti al Grande
Medico. Se vai oltre l’Io diventerai (quasi) come Dio. Il salmo otto in questo
è esplicito. Crescerai alla statura di Cristo. Non in senso devozionale, da
bizzoche o baciapile, ma in modo creativo, eroico, mi viene da dire erotico.
Cioè, forte, passionale, capace di attrarre e sedurre (nel significato
nobile del termine). Non più tu, ma
Cristo in te. E se proprio vuoi fare una sosta di riflessione, concediti
solo un breve self enquiry per riscoprire la tua vera natura. E poi
passa subito all’attacco. O forse vuoi scavare come un archeologo negli strati
del tuo subconscio, e mettere a nudo le tue ferite? Se proprio vuoi, fallo, ma
sii veloce. E se fai qualche cattiva scoperta? Accetta la tua ombra, ma
portala alla luce! Ammetti la tua paura, amala! Ma non fossilizzarti sul
passato: scopri i reperti e poi sotterrali (ma conserva i ‘fossili’ migliori).
Cèntrati, focalizzati, sulla soluzione. E ricordati: vale più il cambiamento
correttivo, la metànoia, del counseling o della terapia
psicologica... In ogni caso sarò la tua coach.»
(Dal mio romanzo Gocce di pioggia a Jericoacoara)
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