lunedì 4 marzo 2019

L'ANGELO NECESSARIO (terza parte)


L’ANGELO NECESSARIO
(terza parte)

Oggi termino col trittico sugli angeli. Avete ormai abbastanza materiale per volare…

Se Dio non è ancora ‘morto’, anzi è ‘risorto’, è tornato dal suo momentaneo ‘buen ritiro’ (a dir il vero, sono gli uomini a essersene momentaneamente ‘disinteressati’...), è naturale come pure gli angeli siano ‘riapparsi’, loro che sono gli agenti segreti di Dio (da un libro di Billy Graham, famoso evangelista americano). Ma oggi, tra luci e ombre (la ‘seconda religiosità’, quella che Aldous Huxley definisce “autotrascendimento discendente”, opposto all’”autotrascendimento ascendente”, e che per Julius Evola rappresenta qualcosa di promiscuo, di sfaldato e di sub-intellettuale. Sono come le fluorescenze che si manifestano nelle decomposizioni cadaveriche...) nasce l’esigenza di riproporre una visione nuova dell’angelo, da affiancare a quella classica (ma sempre più attuale). Ecco quindi che Massimo Cacciari, nel suo L’angelo necessario (del 1986), manifestava la necessità dell’esistenza, e della stessa presenza, dell’angelo, come elemento ‘necessario’ per la realizzazione dell’uomo e per la piena comprensione di sé. L’angelo, secondo Cacciari, aiuta l’uomo a ‘disvelare’ l’invisibile, a rendergli possibile l’accesso alle regioni (e ‘ragioni’) nascoste della Realtà. Indipendentemente se sia reale o solo ‘simbolo’, con l’angelo la realtà nascosta dell’Assoluto (Dio) si svela e si lascia intuire...
Ma anche gli angeli di Wim Wenders, queste ali di Dio che nel film cult “Il cielo sopra Berlino”: “... stanchi della loro costante e monotona perfezione, volevano diventare uomini, imperfetti e difettosi comuni mortali. Eppure conoscevano le angosce degli uomini perché li ascoltavano, nascosti nelle biblioteche, nelle strade, nelle vetture della metropolitana. Non importa, gli angeli diventavano uomini e la loro lucente e immacolata corazza diventava poco più che un oggetto da rigattiere; buona al più a far contento un bambino che l’avrebbe avuta in dono per la Befana o per il carnevale” (Mario Antonio De Cunzo, nella presentazione del catalogo della mostra Dietro le ali di Dio).
Da Sant’Agostino a Massimo Cacciari, c’è necessità dell’Angelo!: “...l’individuo da solo – buona ultima è la Francescato, una vecchia leader dei Verdi, a sostenerlo – in perenne competizione con tutti gli altri per risultare vincente, non può andare da nessuna parte: è destinato a perdersi nei meandri del proprio enfiato ego. Neppure la buona volontà laica basta (...) Dunque bisogna chiedere aiuto, lasciare che l’anima ci venga in soccorso con i suoi misteriosi poteri.”
Si creda o no, l’angelo è necessario... Noi, se ‘vogliamo’ (I can... I must) e abbiamo fede, già ‘possiamo’ molto. D’altronde, se c’è il corpo, se c’è l'anima (sia pur dis-animata), prendiamola almeno con spirito.... (a proposito, leggetevi il mio Prendi la PNL con Spirito!Volerete come angeli…).




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