L’ANGELO NECESSARIO
(terza parte)
Oggi termino col trittico sugli
angeli. Avete ormai abbastanza materiale per volare…
Se Dio non è ancora ‘morto’, anzi è ‘risorto’, è tornato dal suo momentaneo
‘buen ritiro’ (a dir il vero, sono gli uomini a essersene momentaneamente
‘disinteressati’...), è naturale come pure gli angeli siano ‘riapparsi’, loro
che sono gli agenti segreti di Dio (da un libro di Billy Graham, famoso evangelista
americano). Ma oggi, tra luci e ombre (la ‘seconda religiosità’, quella che
Aldous Huxley definisce “autotrascendimento discendente”, opposto all’”autotrascendimento
ascendente”, e che per Julius Evola rappresenta qualcosa di promiscuo, di
sfaldato e di sub-intellettuale. Sono come le fluorescenze che si manifestano
nelle decomposizioni cadaveriche...) nasce l’esigenza di riproporre
una visione nuova dell’angelo, da affiancare a quella classica (ma
sempre più attuale). Ecco quindi che Massimo Cacciari, nel suo L’angelo
necessario (del 1986), manifestava la necessità dell’esistenza, e della
stessa presenza, dell’angelo, come elemento ‘necessario’ per la realizzazione
dell’uomo e per la piena comprensione di sé. L’angelo, secondo Cacciari, aiuta
l’uomo a ‘disvelare’ l’invisibile, a rendergli possibile l’accesso alle regioni
(e ‘ragioni’) nascoste della Realtà. Indipendentemente se sia reale o solo
‘simbolo’, con l’angelo la realtà nascosta dell’Assoluto (Dio) si svela e si
lascia intuire...
Ma anche gli angeli di Wim Wenders, queste ali di Dio che nel film cult “Il cielo sopra Berlino”: “...
stanchi della loro costante e monotona perfezione, volevano diventare uomini,
imperfetti e difettosi comuni mortali. Eppure conoscevano le angosce degli
uomini perché li ascoltavano, nascosti nelle biblioteche, nelle strade, nelle
vetture della metropolitana. Non importa, gli angeli diventavano uomini e la
loro lucente e immacolata corazza diventava poco più che un oggetto da
rigattiere; buona al più a far contento un bambino che l’avrebbe avuta in dono
per la Befana o per il carnevale” (Mario Antonio De Cunzo, nella
presentazione del catalogo della mostra Dietro le ali di Dio).
Da Sant’Agostino a Massimo Cacciari, c’è necessità dell’Angelo!: “...l’individuo da solo – buona
ultima è la Francescato, una vecchia leader dei Verdi, a sostenerlo – in
perenne competizione con tutti gli altri per risultare vincente, non può andare
da nessuna parte: è destinato a perdersi nei meandri del proprio enfiato ego.
Neppure la buona volontà laica basta (...) Dunque bisogna chiedere aiuto,
lasciare che l’anima ci venga in soccorso con i suoi misteriosi poteri.”
Si creda o no, l’angelo è
necessario... Noi, se ‘vogliamo’ (I can... I must) e
abbiamo fede, già ‘possiamo’ molto. D’altronde, se c’è il corpo, se c’è l'anima
(sia pur dis-animata), prendiamola almeno con spirito.... (a proposito, leggetevi il mio Prendi la PNL con
Spirito!Volerete come angeli…).
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