LONG WAY 2 GO
“Tu non sei
esattamente il tipo di persona che ci si aspetterebbe di vedere in un posto
come questo a quest’ora del mattino.”
Le parole danzanti sul filo delle sue
labbra jolie annullano le distanze, mi risucchiano nella sua bocca – labbra angeline
nature – così come i suoi serici occhi di thule già al primo sguardo mi
hanno ingoiato nella stretta gola del tempo.
Feel no pain. C’è Sade sul maxi-ellecidì a vellicare con la sua
voce velvet i miei sensi rattrappiti e ad avvolgere nelle sue aspidi spire
satin la ‘crime scene’ – il wine bar dove, stilla dopo stilla, ci stiamo
bevendo l’un l’altro. Sguardi fruttati, sparkling champagne: esco
bagnato dalle sue vorticose pupille, sfioro con spettinata nonchalance le
svelte ciglia svirgolanti e approdo sfinito – sono alla frutta – sulle sue
guance. Quelle velvet (underground – ma anche a pelle), dal retrogusto morbido
e speziato – e un lieve tocco demi-sec –, della bella inconnue cuvée 1980…
Ho tratto il flos de floribus dal
mio romanzo da derviscio tournant (tra il rivoluzionario – progressive –
e il ‘reazionario’, ma nel senso di Nicolás Gómez Dávila, depurato
da tutto ciò che sa di stantio e di muffa: la reazione ha valore solo per
quello che ha di provocatorio e di spinta alternativa all’azione).
Naturalmente, per superare i “luoghi comuni” e l’”assenza di luogo” (atopia),
e sperare nell’eutopia (il “bel luogo”: un giardino d’eden che non sia
monotono…), è necessario fare il ‘salto’: cambiare “visione del mondo” (la tua Weltanschauung),
uscendo fuori dalla propria turris eburnea (la tua comfort zone ),
vivere in modo originale lo “spirito del tempo” (lo Zeitgeist) e
ricreare la propria ‘atmosfera’ o ‘aura’ (la tua stimmung).
Fermi (la via secca) o in cammino
(la via umida), ma ciascuno con il suo viaggio… Purché creativo (che
il viaggio sia breve – short time – o long way to go).
“Viaggiare,
è proprio utile, fa lavorare l’immaginazione […] Il viaggio che ci è dato è
interamente immaginario. E poi in ogni caso tutti possono fare altrettanto.
Basta chiudere gli occhi. È dall’altra parte della vita.” (Céline).
Ma come partire per una recherche o
un voyage che sia creativo? Traggo un tralcio dal mio libro sulla PNL spirituale.
L’emisfero cerebrale destro è il motore della nostra creatività: ci permette di
pensare per metafore e simboli, di fantasticare, di sognare (e dalle fantasie
e dai sogni possiamo attingere molto: anche delle grandi scoperte scientifiche
sono avvenute in questo modo…). Ti consente, soprattutto, di creare delle nuove sintesi (anche per organizzare meglio il tuo lavoro e per far funzionare
meglio un team operativo) ed – eureka – di “buttare lì” (un po’ a casaccio,
o a pioggia, come nel brainstorming) delle nuove idee vincenti!
Il secondo serbatoio, l’inconscio –
collegato con il primo – è la sede delle nostre pulsioni e degli
istinti: esso, a nostra insaputa, influenza i nostri sentimenti, comportamenti
e azioni. E soprattutto, ha una sua specifica ‘abilità’: riesce a ‘resettarci’
dal punto di vista emozionale e psico-fisico (anche contro la nostra volontà).
Fermiamoci un attimo e torniamo ai due
principi base, senza i quali non possiamo mettere a fuoco e poi realizzare
(traguardo, goal) tutto il resto:
attenzione
intenzione
Una premessa: come certo sai – e chi non
conosce Einstein? – massa ed energia sono collegati tra di loro; e sai anche
che la massa, quindi anche il tuo corpo, non è altro che energia ‘rallentata’,
a bassa vibrazione. Tu sei un’’onda’ nell’oceano dell’universo, un ‘vortice’
nel campo quantistico dell’intero cosmo… Dunque, c’è l’energia e c’è l’informazione:
quest’ultima è, diciamo, il contenuto ‘numerico’ dell’energia (anche Pitagora
lo pensava), ossia ciò che differenzia e individualizza (identifica)
ciascuna entità dell’universo. E come forse non sai, sono possibili cambiamenti
di energia e d’informazione: come diceva Eraclito, tutto scorre, tutto cambia… E
specialmente se si è connessi con il mondo spirituale, si può favorire il
cambiamento. E tu vuoi cambiare!
Ora, ascolta con attenzione: in
tutto l’universo c’è sovrabbondanza di energia, che non aspetta altro che di
essere attinta… (al di là di ciò che naturalmente avviene grazie
all’irradiazione solare e a ogni altra fonte energetica.). Tutto ciò ha
ovviamente un riscontro su di noi: la nostra “energia vitale” dipende
essenzialmente dal nostro quantum energetico. Tutto è energia… anche tu sei
fatto di energia. Ma anche il tuo pensiero è fatto di energia…
E l’energia pervade ogni cosa: quindi, quello che tu pensi, come tu pensi, può
influenzare le cose, può incidere sugli avvenimenti. L’attenzione è una
sorta di dinamo, di “attivatore di energia”. Ora, solo chi ha un buon
‘quantum’ di energia può godere di ottima salute, non solo fisica ma anche
spirituale! Per dirla con Nietzsche: …può avere in sé la virtù che dona (ossia
stare in cima alla “piramide di Maslow”). Bene, tutto quello che stai leggendo
è una sorta di ‘dispenser’ di energia, se lo metti in atto attraverso
l’interesse, la riflessione sui contenuti, la ricerca sul significato
delle parole chiave e l’ulteriore sviluppo da parte tua delle tematiche
affrontate (anche con l’ausilio di internet). E specialmente, con
l’applicazione: ossia, mediante la messa in atto degli esercizi proposti e di
altri che da essi potrai ricavare e rielaborare, grazie alla tua inventiva e
alla ‘fantasia’ ora sempre più al galoppo.
C’è però un freno… Ciò che ti trattiene
dall’essere presente, quindi dall’essere ‘vivo’, altro non è che l’aspettativa
del domani, la speranza nel futuro (ottima se speranza fiduciosa, pessima se
vaga speranza), ossia l’attesa di un qualcosa che deve accadere e che forse non
accadrà mai… (e parlo non solo di attese positive, ma di paure, ansie,
angosce…). Se almeno quest’aspettativa fosse “fede ardente” (praticamente,
certezza ‘virtuale’), ‘visione’ del traguardo, dello “stato desiderato”… allora
tutto andrebbe bene. E invece, si tratta spesso solo di vaghe e cieche
‘scorribande’ in un futuro ipotetico, in una “selva oscura”, e senza nessuna
‘torcia‘ che illumini il sentiero…
Ho parlato di “selva oscura”: la
‘torcia’ che fa luce sul tuo cammino è l’attenzione cosciente, ossia il tuo
essere completamente presente in ogni singolo momento. Devi essere attentamente
cosciente, devi essere totalmente assorto – ‘impregnato’ – nel momento
presente, nel qui e ora. Solo così potrai avvicinare il tuo futuro,
anticipare lo “stato desiderato”. Per vivere il “qui e ora” (l’hic et
nunc), devi farti ‘investire’ (ma senza farti ‘coinvolgere’) da ciò che
accade al momento, qualunque cosa essa sia – e dovunque ti trovi: seduto, a
passeggio, in macchina. Devi farti ‘investire’, ho detto, ma senza farti
‘schiacciare’, ossia senza badare alle sensazioni che provi (piacere, fastidio,
noia): devi, in definitiva, conservare una consapevolezza senza giudizio. Devi
solo prendere atto di quel che accade in te e attorno a te.
Quindi, ripeto, due sono, in
particolare, gli agenti favorevoli per ‘energizzarti’: l’attenzione e l’intenzione.
Con l’attenzione infondi ulteriore energia a quella già esistente in te
e attorno a te. Con l’intenzione indirizzi (orienti) l’energia e
favorisci il cambiamento – in te, intorno a te e, soprattutto, in tutto ciò che
ti viene incontro, o addirittura ti piomba addosso. Coltivando e attivando
l’attenzione e l’intenzione, ogni cosa intorno a te, ma anche ‘lontano’ da te, cambierà
direzione e ‘contenuto energetico’: le realtà ‘positive’ si
avvicineranno… le realtà ‘negative’ si allontaneranno! Nel Libro di
Giobbe (citato spesso da Jung) c’è scritto: “Non appena temo un male, esso
mi colpisce e quello che mi spaventa mi piomba addosso.” È la naturale,
cosmica, legge d’attrazione (quella divulgata da The Secret, ma nota a
tutti gli ‘spiritualisti’ d’ogni tempo): con i tuoi pensieri e la tua buona o
cattiva intenzione attirerai positività e negatività. Come dice Deepak Chopra
nel suo “Le sette leggi spirituali del successo”: “Tutto quello su cui concentrate
l’attenzione prospererà; al contrario, tutto quello da cui la distogliete perde
vigore, si disintegra e scompare. L’intenzione, d’altro canto, innesca la
trasformazione dell’energia e dell’informazione…”
Trasformazione, informazione,
conoscenza… Il sapere è una farfalla notturna. E se cammini di notte,
occorrono attenzione e intuizione… Per fare questo, ossia ‘intuire’ la
‘gerarchia’ spirito-anima-corpo (dal ‘superiore’ – ma solo per ‘potenza’ –
all’inferiore), occorre attivare l'attenzione e metterci l’intenzione.
Ciò permette di captare l’energia e carpire l’informazione e di
‘situarsi’ di volta in volta in uno di quei ‘nodi’ (o ‘snodi’) della trama energetica
del cosmo in cui è possibile vivere al meglio il ‘momento’ (anche momentum,
nel senso di ‘quantum’ energetico), approfittando così delle ‘contingenze’ che
il kairòs – l’attimo propizio – offre al ‘fortunato’ (ma la
fortuna aiuta gli audaci… E poi il caso, o la ‘fortuna’ è la modalità
– l‘app – che Dio usa quando non vuole farsi riconoscere...).
Al di là dell’apparente cripticità,
quanto detto sottende (che è più di sottintende) alcuni concetti essenziali,
propedeutici a ogni cammino di psico-attivazione atto al miglioramento
delle prestazioni in ogni campo esistenziale (sarebbe meglio chiamarla ilio-psico-pneumo-attivazione
– lì dove il primo aggettivo si riferisce al corpo, il terzo allo spirito –
ma forse pretendo troppo…).
Semplifichiamo, sciogliamo i nodi.
Entriamo in questa cosiddetta “trama energetica” (spero che per te non sia un trauma…).
Energia e informazione sono essenziali per la ‘vita’ dell’universo (e quindi,
dell’uomo): come ormai è arcinoto, tutto è alla fin fine energia (la materia è
energia ‘frenata’). E in tutto l’universo c’è sovrabbondanza di energia, che
non aspetta altro che di essere attinta… Se si è attenti, se si ha
l’intenzione, si attirereranno ‘cascate’ di energia… Coltivare
l’attenzione significa ‘allontanare’ la vaga, stancante e fuorviante
aspettativa del domani, ossia l’attesa di un qualcosa che deve accadere e che
forse non accadrà mai (e parlo non solo di attese positive, ma di paure, ansie,
angosce…).
Quello che
accade nella tua mente accade nella tua vita. Quello che hai nella tua mente
tu lo attrai verso di te. Quello che tu desideri… tu
avrai! Anche se, come canta Cassie, è “a long way to go”...
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