LA
PREGHIERA
(seconda parte)
Ed
eccoci alla seconda “icona” del trittico sulla preghiera.. La fiammella si è
trasformata in un falò (dalla noia alla metanoia). Ora puoi cominciare a
danzare…
Come
si è visto, gran parte della vita psichica scorre non nella coscienza ma nel mare magnum dell’inconscio. Questo
spesso non è accettato dall’establishment
(mentale, compresa la tua mente ‘multipla’), in quanto l’inconscio è considerato una sorta di cloaca di
desideri, pensieri, emozioni e sensazioni inaccettabili (è il tuo Super-Io ad
averlo deciso!). La psicanalisi punta a far conoscere l’inconscio, ma
ciò non è sufficiente: occorre anche imparare a dirigerlo… È necessario
quindi sviluppare, non solo la
coscienza dell’Io, ma un “centro superiore di coscienza”, ossia
l’essenza, ovvero entrare in contatto con quell’oceano sconfinato di risorse e
talenti che è il Superconscio.
Torniamo in basso… Lo stesso Freud riteneva l’inconscio, il territorio dell’Es, come un dominio di impulsi psichici inaccettabili (per dirne una – o più d’una – desideri incestuosi, pensieri omicidi e fantasie osé), salvo poi essere ‘corretto’ da Jung, per il quale si trattava invece di energie archetipiche. Da qui il concetto d’inconscio come un mezzo davvero potente ed ‘energetico’ di realizzazione di desideri, di guarigione, di miracoli, specie se in ‘collaborazione’ con la preghiera…
Se c’è il conscio c’è l’inconscio: insieme formano la psiche. Ma se c’è la psiche c’è l’esperienza del mondo, e quindi noi siamo responsabili di come vediamo, agiamo e plasmiamo la realtà intorno a noi. Ma: in Lui viviamo, ci muoviamo, esistiamo…
Meditazione, contemplazione, preghiera… Con
la meditazione si ottiene la compartecipazione tra corpo, mente ed emozioni al
fine di entrare in contatto con lo Spirito, ovvero la coscienza che va oltre la
personalità (Supermind), in modo da entrare
in contatto con le immagini archetipiche,
il mondo immaginale e le energie spirituali. Il tutto a fini
pratici: con la meditazione, infatti, diminuisce l’ansia, scompaiono le
preoccupazioni, le paure, l’angoscia, la tensione nervosa, lo stress e tutti i
problemi psicosomatici.
Se la
meditazione comporta un’applicazione più ‘intensa’ (così anche la visualizzazione), con la contemplazione
impari a vedere la realtà così com’è, senza discriminazioni e fantasie. Vedi la
vera realtà tout court. Insomma, cambi
l’esistenza (metànoia)…
La
preghiera funge da facilitatore di
questa organizzazione esistenziale, in quanto ponte di collegamento tra psiche
e spirito. Ovviamente, non mi stanco mai di ripeterlo, parlo della preghiera come di un atteggiamento, di un’attitudine – pure la PNL lo è…), ossia
uno “stato di comunione”, (il “pregate
incessantemente” o il “siate
perseveranti” delle epistole paoline).
Quando
si è collegati con lo spirito si prega incessantemente: è un dato di fatto. Ma
lo fai anche, e soprattutto, senza accorgertene: vedrai che agirai spesso come se… È in particolare l’inconscio
(vedi nella ‘fase’ dei sogni) a ‘pregare’ incessantemente. D’altronde, come
dice Jung, c’è una parte della psiche che ‘spinge’ verso la totalità (il mondo
empirico e quello ‘spirituale’ tra loro ‘integrati’): questa ‘spinta’ è quella
che qui, per i nostri scopi, intendo per preghiera.
Naturalmente,
la preghiera si coniuga con la fede.
Di quest’ultima possiamo dire, con Charles Fillmore (un ‘mistico’ – ma
‘pratico’… – dell’Ottocento), che è: “la
forza intuitiva della mente unita al potere di foggiare la sostanza. È una
certezza spirituale, l’energia che consente di compiere ciò che è
apparentemente impossibile compiere.”
La fede unisce il mondo visibile con quello invisibile: questo è un principio metafisico fondamentale: il pensiero crea la realtà (naturalmente vale come “apertura mentale”: non devi prenderlo alla lettera: la lettera uccide, lo spirito vivifica!).
Ora,
se si parla di ristrutturazione dell’individuo, se la PNL con Spirito è forza trasformatrice, tale da poter
trasformare lo stato originario (KO)
in stato desiderato (OK) anche
‘superando’ le leggi della natura (miracoli, guarigioni, trasformazione di eventi ormai ritenuti ‘consolidati’), allora la forza del tuo pensiero può scuotere
l’intera rete della creazione. Anche tu puoi accedere alla fonte del
potere! (naturalmente, fallo adelante, ma
con juicio! E senza diventare un
‘fanatico’ o un ‘fondamentalista’…).
Consapevolezza
ed energia creano la natura della realtà. Tu hai in te (potenzialmente) tutto
quello che ti serve.
D’altronde,
volontà è lo stesso che desiderio (così in greco e aramaico).
L’immaginazione (la preghiera è immaginazione ‘magica’ – nel senso di fede come certezza e ‘sostanza’) ti
libera dai vincoli del mondo fisico.
Agisci
‘come se’! Solo con l’immaginazione
puoi passare dallo stato attuale allo
stato desiderato… (poi, con le
strategie PNL seguiranno i fatti). L’immaginazione accende la scintilla, la
fede alimenta la fiamma, il desiderio è il vento che sparge l’incendio… Focus, fire!
Tratto dal mio
saggio/manuale/"romanzo" “Prendi
la PNL con Spirito!”
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