giovedì 30 luglio 2020

LA PREGHIERA (terza parte)



LA PREGHIERA
 (terza parte)

Ed eccoci alla terza “icona” del trittico sulla preghiera. Prima una fiammella, poi un falò, ora un incendio. E non balli più da sola/solo… (c’è il sole anche a mezzanotte; se vuoi, anche la luna e le stelle: in the sky with diamonds).

Quindi, immagina, visualizza… Per imparare a visualizzare fa’ questo semplice esercizio.

Esercizio (training di visualizzazione)
Mettiti nell’assetto ‘calma’ (rilassato, silenzio o musica soft, nessun impedimento fisico o mentale…). Osserva un qualsiasi oggetto che hai intorno a te – per esempio un vaso – sbattendo le palpebre con una frequenza maggiore del solito…
Lo vedi realmente – forma, colore… – e nel frattempo continua a sbattere le palpebre velocemente… poi rallenta, sbattendo le palpebre più lentamente… socchiudi sempre più gli occhi mantenendo la sensazione visiva del vaso: l’immagine dal vivo sottilmente si trasferirà nella tua mente.
Ripeti l’operazione più volte fino a che, a occhi chiusi, visualizzerai il vaso com’è nella realtà. In seguito ti basterà pensare al vaso, o a qualsiasi oggetto, è l’immagine si riformerà da sola. Inutile dire che se, mentre esegui le operazioni precedenti, fai un click (meglio il click sinistro), la visualizzazione sarà pressoché istantanea.

Come vedi (ho usato apposta questo verbo…), dall’immaginazione alla visualizzazione il passo è semplice, sempre che tu riesca a guidare l’immaginazione. Per te è ormai semplice, perché il ‘percorso’ che stai facendo ti permette ormai di fare questo e altro. Hai infatti acquistato l’atteggiamento giusto (hai la chiave). D’altronde, se è evidente che tutti visualizzano, anche tu, è pure noto che il processo rimane racchiuso nei tuoi circuiti cerebrali: è infatti la tua “memoria subconscia” che ti fa ritrovare la macchina – perché ricordi dove l’hai parcheggiata – o la via di casa, perché hai visualizzato, per abitudine, il percorso, il portone, l’androne, la scala, la porta, il campanello… Visualizzare è, infatti, vedere con gli “occhi della mente”, cioè avere presente un oggetto e una situazione ‘assenti’.
La potenza del pensiero è quanto di più grande tu possa immaginare. Sì, pensieri e immaginazione! L’ho già detto e lo ripeto: tutto è vibrazione, quindi tutto è energia. Non solo, le energie più sottili sono le più veloci, più della luce... E il pensiero, che è sottilissimo (e ‘affilato’), è velocissimo! E colpisce (spesso al primo colpo): il pensiero precede l’azione. Dio disse e fu la luce…
Ma noi spesso e (mal)volentieri facciamo pensieri bui… Light your fire!

Tra immaginazione e volontà è la prima a prevalere, con una ‘forza’ che è il quadrato della seconda.
  
Inoltre, se le due forze – pensiero e immaginazione – vanno d’accordo gli effetti non si sommano, ma si moltiplicano. Utilizzando in modo attivo la visualizzazione puoi aumentare il tuo ‘potere’ personale, puoi favorire l’accadimento degli eventi, puoi guarire… (ripeto: prendi le asserzioni più ‘forti’ con le pinze… ma agisci comunque con fede e focus. Salendo poi di un ‘gradino’ – nelle “scala dello spirito” – qui non interessa se tu sia il ‘fautore’ o solo uno ‘strumento’ per la guarigione: l’importante è che tu agisca efficacemente).
Andiamo ora su (o giù) qualcosa di più semplice… Che l’umore, la qualità del pensiero, influiscano sulle tue capacità te ne accorgi quando cammini, ma anche quando fai a braccio di ferro. Anche il viso lo dimostra (che le rughe ne siano una testimonianza?). La paura ha finora bloccato le tue capacità (stavi camminando sulla corda e sei caduto… leggi Così parlò Zarathustra e capirai).
Davanti a un insuccesso chiediti solo per una volta ancora (non ne avresti più bisogno): c’è un altro modo di operare? C’è un’altra spiegazione? Ora l’hai trovata. Ma non basta: applicati e circondati di amici positivi… Il pensiero è un boomerang, ma anche una calamita per pensieri analoghi. I pensieri positivi influiscono sul benessere, aumentano le difese immunitarie, accrescono l’autostima e la possibilità di riuscita. Pensa in grande e qualcosa otterrai. D’altronde, l’immaginazione è più importante del sapere”. (Einstein)

Esercizio (le stelle guaritrici)
Segui la solita procedura ‘relax’… Immagina di levitare in un’atmosfera rarefatta... Visualizza sopra la tua testa una grande stella blu… All’improvviso un’esplosione: una miriade di stelline blu si riversa su di te…
Una cascata di stelline ti sfiora la pelle, l’attraversa, va sottopelle, penetra nel flusso delle tue emozioni, dei tuoi pensieri, delle tue sensazioni, dei tuoi sentimenti…
Le stelline hanno un’energia curativa: quest’energia si diffonde nei tuoi pensieri, nelle tue emozioni… curando ogni aspetto della tua personalità, trasmettendo tutta la loro energia positiva… guarendo (anche, e soprattutto, la malattia, ogni malattia… Ovviamente, esagero, ma tu prova…).

Se fai quest’esercizio (dello psicoterapeuta spirituale Will Parfitt) mentre stai a letto, prima di addormentarti, al risveglio sarai carico di energia positiva (e forse pure qualche doloretto ti sarà passato…).
Pensare è ‘creare’, è l’agente del cambiamento: sblocca il potere e l’energia guaritrice che è dentro di te (e che ti viene – se sai – dall’Alto). Se non puoi devi, se devi puoi, se puoi è possibile, se è possibile è fatto… Ogni cosa è possibile a chi crede!

Tratto dal mio saggio/manuale/"romanzo" “Prendi la PNL con Spirito!”







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